Narrativa
Tango, gioco e mistero: il mix affascinante di Abbati
A volte capita che gli ingranaggi della propria vita, quelli che sembravano girare fino a un momento prima senza nessun intoppo, si inceppino e restino bloccati, facendoci percepire improvvisamente un senso di vuoto o forse di inadeguatezza, mostrandoci insomma che siamo arrivati al capolinea e che si rende necessario un cambio di passo. È quanto avviene a Toni de Mastrangelo, insegnante di tango e protagonista del romanzo A tempo di tango di Mario Abbati (Bookabook, 2020): improvvisamente, trovatosi bloccato sul Grande Raccordo Anulare per un guasto alla macchina, comprende che non è solo la vettura a non andare più, ma anche la sua vita. A complicare ulteriormente le cose è la scoperta casuale del Pangioco, «l’oggetto più misterioso che la mente caleidoscopica di Xul Solar, alias Oscar Agustìn Alejandro Schulz Solari, potesse concepire, un progetto a cui dedicò sette anni della sua vita» (p. 101). Si tratta di una versione ampliata degli scacchi, ma così affascinante agli occhi del protagonista da pervadere la sua mente, incantarla, fino a indurlo a partire per Buenos Aires, non solo patria dell’ideatore del Pangioco, ma anche luogo di culto per chiunque sia appassionato di tango o tanghèro. E da qui, dopo poco più di cento pagine dall’inizio del volume, le avventure di Toni si complicano, si arricchiscono, divenendo un labirinto in cui bizzarri personaggi, tanto enigmatici e curiosi quanto ammaliatori, diventeranno nuovi compagni della vita ora complessa e sorprendente dell’insegnante di tango. Il romanzo di Mario Abbati è indubbiamente originale, ricco di colpi di scena inaspettati, simile in questo al potere trascinante che esercita su chiunque il tango. Nel leggere A tempo di tango si è catturati in un incantesimo che rapisce, grazie anche a uno stile di scrittura fluido, a una narrazione in prima persona che comporta anche involontariamente una immedesimazione nella persona di Toni, così umano e spontaneo, così simile a noi, nel desiderio di cambiare in meglio la propria vita eppure anche tanto coraggioso nel non indietreggiare di fronte alle scelte che il destino sembra aver messo sul suo cammino. Non a caso, asserisce sicuro fin dall’inizio di questa avventura: «un giorno di questi gli spiegherò che ho deciso d’imprimere una svolta radicale alla mia esistenza, che se uno vuole evitare di lasciarsi trascinare dai casi della vita, è necessario che agisca con una strategia precisa anche nelle piccole cose» (p. 27). E dunque se, come diceva Confucio, “si hanno due vite e la seconda inizia quando ci si rende conto che non se ne ha che una”, allora quelle narrate sono le vicende dell’unica e imperdibile vita di Toni de Mastrangelo.
Mario Abbiati
A tempo di Tango
Scatto Matto a Buenos Aires
Bookabook,2020
pp.416, Euro 16,00
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