Giropoetando
“Suoni siciliani (a Tindari)”. Poesia di Sebastiano Impalà
Questa settimana il tema scelto per la sezione L’angolo della Poesia è “La città”: città di origine, di ispirazione poetica, città sognata, città amata, città maltrattata.
Le poesie saranno, come sempre, selezionate dalla nostra collaboratrice Fiorella Cappelli (che potete contattare via email a fiorellacomunicazioni@yahoo.it, sito www.fiocarella.blogspot.it).
La poesia di oggi è di Sebastiano Impalà ed è tratta dal libro Normanni e visi d’arabi; Ed.Maurizio Vetri 2016
Suoni siciliani (a Tindari)
Melodia dolce
esala dalle colte pietre,
odore di menta e nepitella
fra i gerani esposti al mare
di sabbie miracolose.
Giace, muta, la vetta prodigiosa.
Colpita qua e là
da raggi iridescenti,
cromatica soavità
agli occhi dell’incantato, rivolta
Proteggi con i cipressi in fila
l’uomo che venne da lontano
per lasciarti immortale firma di poesia
dove sulla stessa terra
egli nacque e pianse
amare lacrime di ellenica vecchiezza.
Piange ancora
fra intrecci di ulivi e rigagnoli d’acqua
quel fischio di vento
accovacciato fra le pietre
aspettando il sorgere del sole,
fra miti tintinnii di campanelli d’aria.
Sebastiano Impalà
Dal Libro: Normanni e visi d’arabi; Ed.Maurizio Vetri 2016
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