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Sulla Nave dei Libri per Barcellona la letteratura dei migranti

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Anilda Ibrahimi e Leyla Khalil

Migrazione è la parola chiave di questa settima edizione di Una nave di libri per Barcellona, prevista da mercoledì 20 a domenica 24 aprile 2016. La migrazione delle migliaia di rifugiati che tutti i giorni sbarcano sulle nostre coste in cerca di un futuro migliore e la migrazione della scrittura, la trasposizione fisica del pensiero, dei numerosi autori che abbandonano la propria lingua madre per scrivere nella lingua del Paese di adozione. Una nave di libri ancora una volta sperimenta, lavora sulle possibilità di nuovi orizzonti, e al contempo valorizza la sua natura di ricerca, apertura.

La manifestazione stessa, per come è concepita e realizzata, è già una scoperta. Si tratta infatti di un vero e proprio viaggio – e come ogni viaggio ha in sé il valore della conoscenza delle diverse culture – che in questa nuova edizione parte il 20 aprile da Roma Civitavecchia e raggiunge la città di Barcellona il giorno successivo. A bordo della Cruise Barcelona, l’ammiraglia della Grimaldi Lines, scrittori, chef, artisti, attori e registi festeggiano insieme agli ospiti la bellezza e l’importanza della lettura e della cultura.

Proprio in quest’ottica la nuova edizione porta all’attenzione del pubblico scrittori di origine straniera che hanno adottato la nostra lingua, mescolando insieme tradizioni e saperi dell’una e dell’altra tradizione: l’albanese Anilda Ibrahimi, residente in Italia dal 1997 e autrice di romanzi di successo tradotti in sei Paesi, tra cui L’amore e gli stracci del tempo (2009, Einaudi) e Non c’è dolcezza (Einaudi, 2012); l’italo-libanese Leyla Khalil, esordio giovanissimo con Piani di fuga (Ensemble, 2015); l’italo-somala Cristina Ali Farah, autrice de Il comandante del fiume (66thand2nd, 2014).

Cristina Ali Farah

La mescolanza di tradizioni diverse peraltro è sempre fonte di ricchezza. Lo sappiamo bene in campo culinario, quando ci lasciamo conquistare da sapori a noi poco noti. Lo chef Renato Bernardi, esperto di dieta mediterranea e salutistica, in una cena a bordo della nave e in una cena di Gala il 23 aprile a Barcellona, rivisita i piatti della cucina italiana contaminandoli sapientemente con altre tradizioni gastronomiche.

Spazio alla riflessione e al dialogo con il giornalista e scrittore Padre Enzo Fortunato che interviene sul tema in un incontro nella capitale catalana durante il quale presenta il suo ultimo libro, Vado da Francesco (Mondadori, 2014), e con l’attore Gino Manfredi che durante la traversata di andata e di ritorno intrattiene il pubblico con una performance teatrale dal titolo L’uomo migrante: letture e riflessioni sulla migrazione.

 

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