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Street art: il consiglio regionale del Lazio approva una legge
Nell’articolo 1, “Finalità e oggetto”, della legge si riconosce infatti la street art quale forma espressiva in grado, per la forte capacità comunicativa e di impatto sul territorio, di contribuire a rigenerare, riqualificare e valorizzare in chiave culturale e sociale, i luoghi e i beni delle città, con particolare riferimento ad aree da recuperare nonché periferiche o extra urbane. Si definiscono interventi di street art, recita l’articolo 2, approvato con due emendamenti, le opere di arte pubblica realizzate con qualunque tecnica e con carattre di unicità, su beni e spazi autorizzati di proprietà pubblica o privata ricadenti nei contesti urbani o extra urbani.
Tra gli altri punti salienti della normativa, l’articolo 3, approvato con quattro emendamenti, in cui si prevede che la regione conceda ai comuni (a Roma, anche ai municipi) e ai soggetti privati contributi finalizzati a sostenere iniziative riguardanti la street art anche come espressione di percorsi partecipativi. Un regolamento regionale per la valorizzazione, promozione e diffusione della street art, previsto all’articolo 6, approvato con tre emendamenti , sarà emanato a seguito di parere della commissione consiliare competente e del Cal per specificare i vari aspetti di questa normativa. L’articolo 4, approvato con quattro emendamenti, prevede che i comuni redigano e trasmettano alla Regione l’elenco degli spazi disponibili per gli interventi di street art, in modo da poter pubblicizzarlo sui siti dei comuni e della Regione.
Approvati senza emendamenti gli articoli 5, 7, 8 9. L’articolo 5 istituisce un catalogo delle opere di street art che la regione deve redigere e quindi diffondere attraverso una piattaforma digitale, e il premio regionale “Lazio street art” per le migliori opere realizzate nel territorio regionale. L’articolo 8 reca le disposizioni finanziarie e quantifica in euro 200 mila per ciascuna delle annualità 2021 e 2022 gli oneri derivanti dalla legge, con l’aggiunta di altri 100 mila euro complessivi nel biennio, tra parte corrente e conto capitale, per le spese di conoscenza e promozione della street art attraverso le tecnologie digitali. L’articolo 7 riguarda abrogazioni e disposizioni transitorie e l’ articolo 9 l’entrata in vigore.
“Mettere in circolo energie culturali positive e attirare turismo in luoghi non conosciuti da molti”, come ad esempio Tor Pignattara e Tor Marancia, citate dalla consigliera a proposito della realtà romana, sono gli ulteriori scopi di questa legge citati ancora da Leonori. Ma anche Monterotondo, Valmontone, Ventotene sono teatro di esperienze di questo tipo, a suo avviso, così come ne è un esempio la panchina rossa davanti alla sede della regione Lazio sulla via Cristoforo Colombo, inaugurata per la recente ricorrenza della giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre scorso. L’interesse per la street art si raccorda con altre iniziative sul miglioramento della qualità della vita nei contesti urbani, ha concluso Leonori, ricordando che lo spunto è nato dall’esperienza pugliese.
Concorde con la funzione di riqualificazione delle periferie svolta dalla street art Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia, che però auspica si eviti di far passare tutto come “arte”, per una forma di espressione che è nata appunto infrangendo le regole. Apprezzamento infatti ha espresso il consigliere proprio per l’intento di questa legge di veicolare sui binari di regole certe la street art. “Una legge che nei principi ci trova d’accordo”, è la posizione sintetizzata da Gaia Pernarella del Movimento 5 stelle. Giuseppe Simeone di Forza Italia ha annunciato un convinto voto a favore, per la volontà di tale normativa di mettere ordine in questa forma di espressione.
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