Storia
Storia delle Linee Aeree Trascontinentali Italiane
di Andrea Coco
La LATI, Linee Aeree Transcontinentali Italiane fu una compagnia aerea italiana di proprietà dello stato che operò dal dicembre 1939 al dicembre 1941, effettuando 211 traversate. Una vita molto breve, interrotta dal secondo conflitto mondiale, ma che rappresentò un’esperienza molto positiva sotto il profilo tecnico, per gli uomini e per i velivoli, una dimostrazione concreta dei progressi e dei primati raggiunti dell’aeronautica italiana negli anni Trenta. La LATI seppe resistere alle vicende belliche, ma non alla nuova politica dei trasporti aerei inaugurata nel dopoguerra, quando i paesi vincitori, Usa e Gran Bretagna, colonizzarono il Paese e l’azienda divenne presto un triste retaggio fascista,un “ente inutile” da liquidare, la cui agonia, come spesso accade in Italia, è giunta fino ai nostri giorni, fino al 2006.Un oblio, una fine ingloriosa alla quale Antonio Castellani, l’autore del libro “Il gabbiano in camicia nera”, l’ha voluta sottrarre, scrivendo la storia della LATI, una compagnia aerea tutta italiana –uomini e macchine – che a cavallo degli anni Trenta e Quaranta, in uno dei momentipiù drammatici della storia, trasvolò più di duecento volte l’Atlantico per collegarel’Europa all’America del Sud, unica compagnia rimasta in quei cieli di guerra.Una dimenticanza, secondo Castellani, “dovuta probabilmente a quei pregiudizi ideologici che purtroppo limitanoancora tante iniziative considerate di disturbo alla linea di opinione del politicallycorrect: la LATI era un’iniziativa “fascistissima”, un peccato originale che non viene perdonato”.Eppure si trattò di una impresa straordinaria, che andavadalla preparazione degli uomini e delle macchine all’allestimento delle infrastrutturelungo gli scali della rotta, tra l’Italia e l’America del Sud. Valide furono le macchine utilizzate, i trimotori terrestri Savoia Marchetti, ancor di più i piloti che seppero affrontare le incognite di viaggi perennementeinsidiati dai minacciosi cicloni dell’Atlantico del Sud e che con un notevole spirito di abnegazione si dedicarono, inermi, al rimpatrio di tanti connazionali dalle aree di guerra, costantementeattaccati – e spesso abbattuti – dalla caccia nemica.Un capitolo della storia italiana (volutamente) ignorato e questo libro si propone di colmare tale lacuna, senza voler cadere nella retoricadi una malinconica celebrazione,ma con l’intenzione di narrare in modo oggettivo i fatti, fornendo un quadro il più possibile completo eobiettivo di una vicenda controversa e nello stesso tempo esaltante.Con l’augurio dell’autore di contribuire alla formazione di un sereno giudizio sulla LATI e a farle così (ri)ottenere il suo giusto posto nella storia
ANTONIO CASTELLANI
Il gabbiano in camicia nera
2015, LoGisma Editore
pp. 184, euro € 17.00

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