Storia del videogioco

di Andrea Coco

I videogiochi hanno superato i cinquant’anni di esistenza, un periodo sufficientemente lungo per interrogarsi sulle origini, ricostruire la storia della loro evoluzione e, perché no, chiedersi quale sviluppo potranno avere in futuro. Domande alle quali Marco Accordi Rickards, docente di Teoria e critica delle opere multimediali dell’Università Roma Due e direttore del Vigamus, il museo del videogioco di Roma, ha dato risposta scrivendo per Carocci il volume “Storia del videogioco”. Un libro rivolto sia agli appassionati del genere, sia a quanti desiderano conoscere un settore dell’industria culturale in grado come nessun altro di interpretare l’immaginario di una società globalizzata e sempre più ludicizzata. Il testo affronta la storia dei videogame con un approccio rigorosamente storico, suddividendola in capitoli, ciascuno dei quali tratta un decennio, esponendo di quel periodo le aziende produttrici, i videogiochi più famosi e i personaggi che hanno contribuito al loro successo o insuccesso. Una storia partita quasi per caso a cavallo degli anni cinquanta e sessanta nelle università americane con giochi sperimentali (Tennis for two e Spacewar), mentre bisogna attendere gli anni settanta per assistere al lancio dei primi videogame veri e propri, come Pong e Space Invaders, e alla nascita delle prime aziende. Il decennio successivo, ribattezzato la Golden Age, vede il debutto di giochi interattivi del calibro di Pac Man, Donkey Kong e Super Mario. Gli anni novanta sono, invece, ricordati per la commercializzazione dei giochi portatili e di ruolo, come Sonic e Doom. Con Tomb Raider, inoltre, nasce la visione 3D e debutta il primo protagonista femminile nel mondo dei videogame. Il nuovo millennio è rappresentato alla perfezione da SIM, un simulatore di vita quotidiana che porta il reale nel virtuale e viceversa, Grand Theft Auto, dove i giocatori dispongono di una libertà decisionale senza pari, e la console Nintendo Wii, dal semplice impiego, concepita per il divertimento interattivo, che coinvolge tutti, appassionati e non, facendo diventare il videogioco un affare di famiglia. E l’ultimo capitolo del libro è dedicato al futuro, la realtà virtuale intesa come un nuovo modo di giocare rivolto a una nuova categoria di appassionati, gli homo ludens nobilis, consapevoli del valore culturale, artistico ed economico del videogame, desiderosi di condividere questi aspetti a livello mondiale con altre persone. Senza preclusioni e barriere.

MARCO ACCORDI RICKARDS

Storia del Videogioco

2014, Carocci editore

pp.168, euro 13,00