Saggi
Storia del denaro
Come sarebbe la vita se tutti i nostri legami si basassero sul denaro?
Alan Pauls mostra al lettore una storia banalmente agghiacciante. Una famiglia argentina degli anni
settanta il cui unico interesse è il denaro. I loro rapporti sono trasferimenti, debiti, crediti o
pagamenti sotto banco. Alan Pauls racconta la storia di eterni creditori verso la vita stessa, in cui un figlio diventa un debito da saldare. L’estremo amore raccontato da “Storia del Denaro” è verso il denaro stesso, un rapporto forte e passionale. La scrittura di Alan Pauls è amara, ipnotica, allucinogena. Non si concentra sui personaggi, né sul loro aspetto, ma estremizza le loro caratteristiche attraverso una catena infinita di crediti e debiti; un vero e proprio albero genealogico costruito sul denaro.
“Storia del Denaro” è l’ultimo romanzo della “Trilogia della perdita” che descrive il malessere dell’Argentina degli anni settanta. Attraverso vagabondaggi e sciami di idee senza tempo né spazio, Alan Pauls ci svela la semplicità del capitalismo, le radici invisibili da cui il sistema trae la sua energia. I personaggi sono “morti” ed invidiano chiunque non abbia bisogno del legame col denaro che diventa una dipendenza, una fede.
In “Storia del Denaro”, gli scambi economici accelerano a pari passo con la prosa labirintica. Più si procede con la lettura, maggiore è la sensazione di claustrofobia che ci opprime, tanto da confondere il fruscio delle pagine con la conta delle banconote.
“Storia del Denaro” non è un romanzo semplice, ma indubbiamente emotivo. Il linguaggio cupo di Alan Pauls esprime al meglio l’atmosfera dell’Argentina negli settanta: contraddittoria, ambigua, eppure esuberante.
Storia del denaro
Alan Pauls
Sur, 2015
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