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Lo Zibaldone

Siamo ancora qui – La mia amicizia con Philip Roth

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di Giovanni Graziano Manca

Intellettuale discusso, scrittore tra i più acclamati della letteratura americana dell’ultimo scorcio del Novecento, autore di romanzi imprescindibili come “Pastorale americana” (saga familiare che si colloca sullo sfondo di un grande affresco, quello degli eventi della storia americana più recente) e di grande impatto emozionale e psicologico come “Il teatro di Sabbath” (Sabbath’s Theater, 1995) e “Indignazione” (Indignation, 2008), Philip Roth, premio Nobel mancato (fu più volte candidato alla massima onorificenza letteraria senza mai aggiudicarsela. Si racconta di come sarcasticamente abbia commento il Nobel a Bob Dylan: “Il Premio Nobel a Dylan va bene, ma spero che il prossimo anno lo diano al gruppo Peter, Paul e Mary”) e scrittore irriverente che nei suoi libri ha saputo offrire una visione non edulcorata e priva di ipocrisie dell’America d’oggi con i suoi pregi e difetti e delle inquietudini del nostro tempo, è fatto oggetto, in questo interessante libro di Benjamin Taylor, di una narrazione allo stesso tempo essenziale, affettuosa, commovente e densa di emozioni. L’autore (Fort Worth, Texas, 1952), oltre che scrittore premiato, saggista e profondo conoscitore della letteratura, è stato anche lettore, ascoltatore, confidente speciale e migliore e più vicino (soprattutto nell’ultimo periodo della sua vita) amico di Philip Roth. “Siamo ancora qui – La mia amicizia con Philip Roth” (titolo originale “Here we are. My friendship with Philip Roth”) è stato definito una lezione di vita che difficilmente dimenticheremo, intelligente, saggio, mai sentimentale. Scrive Taylor verso la fine del suo racconto: “Questo libro è un ritratto parziale, ovviamente. Sono infinite le cose che ho dimenticato. Mi sono rimasti solo questi frammenti. Ma Philip è abbondantemente presente mentre scrivo ora. Posso ridere e addolorarmi con lui. Adesso è invisibile per me, ma onnipresente, come le stelle a mezzogiorno. Mentre ci congedavamo gli ho detto: – Sei stata la gioia della mia vita – E tu della mia, ha risposto. Mi sono chinato. Per un attimo ha posato la sua mano sulla mia testa.” Splendida testimonianza, questo volume che trascrive il ricordo sentito e indelebile di un amico personaggio umanissimo e letterato tra i più complessi della cultura statunitense degli ultimi decenni (Roth indubbiamente lo è stato). Fornirà certamente elementi aggiuntivi di comprensione dell’opera dello scrittore di Newark.

Benjamin Taylor

“Siamo ancora qui – La mia amicizia con Philip Roth”

112 pagg., euro 15

Nutrimenti edizioni, Roma 2021.

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