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Lo Zibaldone

Si figuri!

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di Gisella Blanco

Il linguaggio è un tema che avvince i pensatori di tutti i tempi, che siano sostenitori o riduzionisti della complessa e rivoluzionaria arte del parlare.

Aristotele, per esempio, nel suo trattato De interpretatione (Sull’enunciazione) scrive che “I suoni della voce mostrano le affezioni dell’anima, e le lettere scritte mostrano i suoni della voce. Allo stesso modo poi che le lettere scritte non sono eguali per tutti gli uomini, così neppure i suoni sono i medesimi. Quello che poi questi in primo luogo mostrano sono le affezioni dell’anima, che sono le medesime per tutti (…)”. Se la fonazione è solo una parte dell’espressività del linguaggio, il suono della parola rimbomba anche su quella scritta e sancisce l’irruenza di quelle “affezioni dell’anima” che sono comuni a tutte le persone.

Tra le modalità comunicative attraverso cui un testo prende forma e colore ci sono le figure retoriche. Elisa Puglielli, nella sua guida illustrata “Si figuri!”, pubblicata da Edizioni Clichy 2022, passa in rassegna quarantaquattro tra le figure retoriche più importanti, avvertendo che la lista completa è ancora molto lunga e ogni occasione è buona per scoprirne di nuove.

Giorgio Biferali, nella prefazione al libro, pone delle domande (retoriche?) di grande attualità: “Che cosa diventa la letteratura, quando perde il contatto con la realtà? Dove va a finire la poesia, se si riduce a un copione scritto e ripetuto per anni, con le stesse parole e con lo stesso tono di voce?”.

Tali quesiti attanagliano chiunque abbia a cuore la letteratura e l’enorme potenzialità socio-culturale del linguaggio ma si accorge che, molto spesso, nei programmi scolastici e nei testi didattici e saggistici, certe nozioni sono presentate in modalità tali da sembrare completamente scollate dalla realtà. E invece della realtà e dell’espressività quotidiana fanno parte a pieno titolo.

Attraverso i suoi disegni lineari e vivissimi nel colore come nel significato che li lega alle singole figure retoriche, Elisa Puglielli restituisce questi quarantaquattro processi linguistico-cognitivi alla loro originaria funzione e cioè dare spessore, carica e personalità al discorso in modo che, come scrive Biferali, i libri smettano “di parlare di libri, e arrivino al cuore degli esseri umani”. Ma ciò vale anche per ogni singolo dialogo o monologo orale di ogni giorno.

Quante volte usiamo sinestesie, metonimie e allegorie nel nostro linguaggio quotidiano? E quanto sarebbe utile non solo saperle riconoscere dopo avere pronunciato o scritto il nostro elaborato espressivo ma anche (e soprattutto) prima, per averne maggiore consapevolezza preventiva e per preservare un dominio forte sulla nostra parola?

Se l’aposiopesi è una delle principali espressioni del non detto che tanto ha interessato intellettuali e saggisti, la metafora è la protagonista indiscussa della poetica contemporanea. José Ortega Y Gasset, nel suo saggio “La disumanizzazione dell’arte”, scrive che “solo la metafora ci facilita l’evasione e crea, tra le cose della realtà, strade immaginarie, emersioni di isole immateriali. E’ veramente straordinaria questa attività mentale dell’uomo, che consiste nel sostituire una cosa con un’altra, e non tanto per l’ansia di giungere a questa, quanto per l’impegno di eludere quella”.

L’idea di un volume illustrato di figure retoriche in cui viene spiegato in modo chiaro e breve il singolo processo linguistico, abbinandolo a modi di dire comuni e a immagini divertenti e adatte a tutte le età, non solo è un modo efficace di incuriosire sul tema ma rappresenta, anche, un ottimo sprone per nuove modalità istruttive.

Il linguaggio, in tutta la sua complessità, rimane uno dei maggiori potenziali umani, come insegna Martin Heidegger nei suoi scritti dal titolo “In cammino verso il Linguaggio”: “E’ la parola che conferisce la presenza, cioè l’essere, nel quale qualcosa si manifesta come essente”.

Proprio per questo è necessario che si continui a coltivare quel filo invisibile ma essenziale tra il mondo reale, quello emotivo e quello comunicabile.

“Si figuri” di Elisa Puglielli, Edizioni Clichy 2022, 97 pag, 19 euro.

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