Lo Zibaldone
Sempre più soli
di Alessandra Sofisti
Il “magico mondo degli animali” ha sempre affascinato l’autore, professore ordinario di zoologia all’Università di Milano Bicocca, sin dalla più tenera età, in particolare gli insetti, ma – specifica nel prologo – “se fosse possibile li studierebbe tutti”. E’ cresciuto sognando la natura dell’Africa sub sahariana e a 21 anni era già in viaggio verso Tanzania e Kenya. Dopo aver viaggiato per lavoro, solo nel 2015 l’autore riesce a tornare in Tanzania. Con sgomento registra che dopo 25 anni non esisteva più la biodiversità “strabordante” che lo aveva “abbagliato” agli inizi degli anni ’90, sostituita oggi da una confusa, caotica e disorganizzata urbanizzazione. Il libro, strutturato in 8 capitoli dai titoli più che accattivanti : 1.Le piccole cose che governano il mondo, 2.Il caro estinto, 3. La specie prepotente, 4.Padroni a casa degli altri 5.Pandemie, 6.Acido acida 7.Separati in casa, 8.Oltre le sesta estinzione, ha come obiettivo l’analisi dell’origine, della natura e delle implicazioni del declino della biodiversità. Le domande che si pone Casiraghi sono diverse: come siamo arrivati a questo punto “di non ritorno” e quali siano le implicazioni sulla vita dell’uomo e sul destino del pianeta. La biodiversità si sta riducendo molto, troppo rapidamente. E’ un dato di fatto non discutibile, purtroppo. I numeri sono assodati al di là di ogni ragionevole dubbio. Per chi si occupa di ricerca i termini varietà e variabilità sono due aspetti differenti. Nell’eccezione di varietà, la biodiversità è rappresentata dalle specie viventi che riconosciamo sul nostro pianeta e che contiamo nell’ordine di milioni. Nell’eccezione di variabilità, la biodiversità è rappresentata dal grado in cui differiscono tra loro le entità considerate. Viviamo letteralmente immersi nella biodiversità ed è indubbio che la vita sia la caratteristica distintiva del nostro pianeta. Ad oggi non esistono prove dell’esistenza di nessun altro pianeta che possa vantare la presenza di organismi viventi per circa il 90% della sua esistenza. Oggi un numero imprecisato, quasi certamente elevatissimo, di specie piccole, notturne, remote, endemiche, è scomparso senza che nessuno se ne sia neppure accorto. Si tratta della normale estinzione di fondo, che viene compensata dalla nascita di nuove specie. La vita di una specie è relativamente breve se rapportata a tutta la storia della vita sulla Terra. L’ estinzione di massa è invece preoccupante perché crea massicce crisi della biodiversità e, in alcuni casi, si è andati vicini alla scomparsa della vita sul nostro pianeta. Tutto ciò può prefigurare una sesta estinzione di massa? Gli esseri umani si comportano spesso come una specie invasiva. Dall’origine africana ci siamo diffusi in tutto il mondo e il nostro arrivo ha sempre lasciato tracce spesso indelebili. Fu proprio il genetista Luigi Luca Cavalli Sforza dell’Università di Stanford in California a definire l’uomo “una specie prepotente”. Fu Edward O. Wilson nel 2010 a creare invece i modelli dell’impatto umano sulla biodiversità. L’acronimo è H.I.P.P.O. H.La frammentazione degli Habitat, I.Le specie invasive, P.la crescita delle popolazioni umane e delle aree cittadine, P. L’inquinamento (Pollution) da parte dell’agricoltura e dell’industria di aria, acqua, terra, O. L’eccessivo sfruttamento (Overexploitation, Overharvesting) delle risorse da parte di caccia, pesca e altri prelievi. Gli effetti di questi 5 fattori sono aggravati dalla sinergia che si innesca tra loro. Al termine del capitolo sulle pandemie l’autore afferma che “il tempo è ormai giunto perché si inizino a fronteggiare le conseguenze del nostro stile di vita. Stiamo sottraendo al mondo naturale sempre più spazio, allargando le aree antropizzate su tutto il pianeta. Nei capitoli successivi Casiraghi, che si definisce “non particolarmente allarmista”, tratta temi di grande attualità: la chimica degli oceani, particolarmente complessa, l’effetto sul clima (Global Warming) e la tropicalizzazione e la conseguente riduzione degli habitat. In conclusione, poiché fare previsioni in biologia evolutiva è sempre un azzardo, la tesi di Casiraghi è la seguente: “ per quanto l’uomo potrà danneggiare il nostro pianeta, la vita sulla Terra continuerà anche dopo le nostre azioni ed eventualmente la nostra estinzione.” Come ci avverte Telmo Pievani, filosofo della scienza, “la biosfera è necessaria per la sopravvivenza dell’uomo, ma l’uomo non è necessario per la biosfera.” Aumentiamo la nostra consapevolezza, restiamo umani, ognuno di noi conta, perché non ci si salva da soli, in questo mondo.
Maurizio Casiraghi
Sempre più soli
Il pianeta alle soglie della stesta estinzione
Il Mulino, 2023
pp.248, Euro 16,00

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