Lo Zibaldone
Sei racconti e un intermezzo
Agostina Passantino è un’autrice esordiente, nata a Palermo nel 1981. Di formazione classica, ha contribuito tramite i suoi interventi alla gestione e conservazione del patrimonio librario ed archivistico nelle scuole. Ha pubblicato numerosi articoli di matrice storico-culturale, in particolare sulla storia della Sicilia, la paleografia e la diplomatica. Esordisce adesso con Sei racconti e un intermezzo, all’interno della collana narrativa “I Vespri” della casa editrice palermitana Edizioni Kemonia.
Sei racconti e un intermezzo è una raccolta di storie, esperienze e luoghi che attingono dalla vita vera. A fare da sfondo alle vicende narrate è una Palermo moderna ma comunque immutata nel tempo. Ogni angolo, strada o piazza offrono immagini vivide, reali di esistenze vissute, per la maggior parte turbate e perennemente alla ricerca di nuove emozioni. Tra le pagine di un quaderno ritrovato Agostina Passantino delinea ritratti di persone che prendono vita, divenendo veri protagonisti di una storia «figlia del suo tempo» che affonda le sue radici nel XX secolo.
La raccolta consta di sei racconti di argomento vario, intervallati da un intermezzo che funge da raccordo tra i due blocchi narrativi. Ciascuna parte è scandita da uno spazio temporale ben distinto. Nella fattispecie, in primis ricorrono tre racconti di matrice realista, Porta dei Greci, Dietro l’angolo, A media luz, in cui noti luoghi palermitani divengono volti, personaggi nella storia.
Le narrazioni, apparentemente slegate tra loro, in realtà, sono connesse da un elemento comune: la mancanza. I protagonisti conducono vite quasi in parallelo, incatenate all’ombra di un passato che resiste al tempo. Sono esistenze afflitte dal dolore della perdita, che affrontano la vita per inerzia o pura sopravvivenza.
Seguono all’intermezzo tre racconti brevi di cui l’ultimo fa da appendice, Dito medio all’universo, Il gatto e Il quadro. In contesti surreali prendono luogo vicende che vedono i protagonisti interfacciarsi con scenari fantastici: ora è un adolescente in lotta continua con il mondo ad imbattersi in un incubo dai connotati così vividi da confondersi con la realtà; ora è un gatto «dal pelo blu» condannato a vagare per l’eternità, setacciando morte lungo il suo cammino; per concludere con un quadro che sembra prendere vita in circostanze del tutto oscure.
All’interno della cornice narrativa i racconti si dipanano in maniera del tutto autonoma e indipendente. Tuttavia, è riconoscibile tra di essi un filo conduttore: la caducità della vita. I racconti sono infatti emblematici di una condizione umana precaria e caduca. Così Salvatore rifiuta la morte e si innamora ripetutamente della stessa donna o Vittorio non rinuncia al dolore, rivivendo costantemente il tragico evento della morte della moglie. L’incalzante scorrere del tempo lascia traccia sistematicamente sull’agire umano e trova espressione nei volti dei personaggi descritti, definendone il corso degli eventi.
La narrazione è molto fluida e coinvolgente, in grado nella sua semplicità di affrontare tematiche esistenziali di un certo spessore. Racconta di una generazione giovane e in stallo che vive in un limbo, tra lo smarrimento e lo sconforto. Una generazione che spesso rifugge dalle scelte importanti per paura di incorrere negli errori di una vita. Ciononostante, riesce comunque ad attirare una vasta gamma di lettori, dai più giovani agli adulti, che ricercano nella lettura un po’ di loro stessi. Attraverso queste storie il lettore è portato a riflettere sulla propria condizione esistenziale, trovando conforto in quelle figure che sente vicine ma soprattutto reali.
Sei racconti e un intermezzo è quindi un inno alla vita. Apre uno spazio di riflessione sulla complessità della vita, mettendone in luce ciò che più ci tormenta, ci affligge o ci turba ma con l’intento di valorizzarne e coglierne l’essenza in tutte le sue sfaccettature. Ciò che più si apprezza è lo stile dell’autrice, la sua semplicità che rende la lettura piacevole e mai pesante.
Perdendosi tra queste pagine di vita, la sensazione è quella di ritrovarsi catapultato in un flusso di coscienza, un vortice entro il quale ti senti risucchiare, ma da cui trovi la forza di uscire con una consapevolezza in più: lo scorrere del tempo non è altro che un orologio che scandisce con i suoi ritocchi un’esistenza altrimenti vuota e priva di intensità.
Agostina Passantino
“Sei racconti e un intermezzo”
Edizioni Kemonia
Pagine: 146
Prezzo: 13,90 €
ISBN: 978-88-31257-11-4
Collana: I Vespri 12
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