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Lo Zibaldone

Sei brevi saggi per raccontare un Dante insolito

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di Stefano Bassi

Il 2021 segna il VII centenario dalla morte di Dante Alighieri e numerose sono le pubblicazioni già presenti o in arrivo nelle librerie per omaggiare il sommo poeta. Tra queste abbiamo già parlato de “La Divina Commedia per tutti”, il bel libro divulgativo del giornalista ed esperto dantesco Enrico Cavarischia, uscito per Primiceri Editore nei mesi scorsi.

Proprio Enrico Cavarischia, sull’onda del significativo apprezzamento che i lettori gli hanno riservato finora, torna in questi giorni in libreria con un nuovo saggio, anzi, sei in uno, nel quale emerge un Dante dal sapore particolare e inedito. Stiamo parlando di “Sei (brevi) saggi danteschi”, edito sempre dalla padovana Primiceri Editore.

Sei (brevi) saggi danteschi si ispira – per titolo e per formato – all’autorevole opera di Jorge Luis Borges Nove saggi danteschi. Nel volume di Enrico Cavarischia è dipinto un Dante insolito, con sfaccettature eterogenee e contraddittorie: timido ma superbo, poeta ma uomo d’armi, peccatore eppure forte credente. Seguendo questo filone dialettico, le sei tesi qui presentate dimostrano come sia possibile una lettura molteplice della Divina Commedia.

L’autore propone aneddoti e curiosità, una tesi inedita e interrogativi quasi mai dibattuti: quali sono le analogie tra le sedute di esorcismo e la Divina Commedia? Perché la figlia di Dante si fece suora e scelse proprio il nome di suor Beatrice? È vero che l’Alighieri tradì sua moglie? E poi: da alcuni studi sembra che il Poeta non fu affatto avaro. Perché dunque gli studiosi lo hanno additato come tale? E ancora: una fonte ha rivelato che Dante dopo morto scontò trecento anni di Purgatorio prima di entrare in Paradiso, ma perché questa “punizione”? Chi ha rivelato questa informazione?

Un Dante, dunque, “esorcista”, lussurioso, fedifrago, a tratti burbero ma capace di metter mano e cielo e terra e scrivere un testo che in settecento anni ha condotto gli uomini a una condizione di felicità avvicinandoli a Dio. Ed è forse proprio per il suo ruolo di scrittore oltre ogni epoca, capace di dar vita ad un’opera letteraria evangelizzatrice come mai ce ne sono state, che preferiamo ricordarlo: qualcosa che sicuramente gli è valso il tanto agognato Paradiso.

Sei (brevi) saggi danteschi è un libro chiaro e appassionante che ha il merito di offrire un contributo nuovo, arricchente e irrinunciabile nell’ampio ventaglio di pubblicazioni che omaggiano il sommo poeta nell’anno della sua commemorazione.

Sei brevi saggi danteschi

(Enrico Cavarischia)

Collana Biblioteca Letteraria

Primiceri Editore, Padova, 2020

Pagine 64, € 12

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