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Racconti

Se sò de la Roma ho già vinto!

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Recensione di Fiorella Cappelli

All’interno della collana di Letteratura romanesca Parvus Liber (Edizioni Progetto Cultura) che ha al suo attivo quattro libri ed è curata da Lamberto Picconi e Paolo Procaccini, troviamo questo tomo di 158 pagine di racconti e poesie d’amore “giallorosso”, curato dallo stesso Lamberto Picconi.

Venticinque validi autori, scrittori sia in lingua italiana, sia nella Rustica Romana lingua, figlia legittima del Latino, fanno riaffiorare nel lettore, attraverso storie vissute e poesie d’amore “giallorosso”, ricordi sopiti e mai dimenticati. “Parvus Liber vuole dare voce e spazio a tutti gli scrittori e poeti che in prosa o in versi, con il saggio o l’aforisma, con il racconto o la commedia, mantengono vivo l’amore per il dialetto romanesco”, riporta il curatore Lamberto Picconi, che apre l’incipit proprio dedicando un racconto al novantesimo compleanno dell’AS Roma(1927-2017) rievocando attraverso i ricordi di suo padre: l’esordio, i trofei, le coppe, i derby… citando il grande poeta Giggi Zanazzo, autore di “usi costumi e pregiudizi del popolo romano”, -che se fosse stato ancora vivo avrebbe aggiunto un capitoletto di “varie ed eventuali” pe’ raccontà le feste romaniste!-

Con “Fantasmi a testaccio”, Maria Jatosti, attraverso una fotografia d’epoca in bianco e nero del Monte dei Cocci, apre ad una Roma degli anni ’30. I nonni, la bottega, il primo giorno di scuola “se potessi avere mille lire al mese”… cantava sua madre; Faccetta nera, l’ultima partita della Roma. L’Italia in guerra. E da Campo Testaccio… allo Stadio Olimpico, con il racconto di Massimiliano Bernardi, il passo è doveroso. – Con l’orgoglio di un tifoso: la Roma non si discute, Si ama”, scrive. – La Garbatella, i ragazzi del quartiere San Paolo, le poche automobili nel lontano 1966. Trigoria, la campagna, le costruzioni abusive in tufo… ma il cuore di un bambino è giallorosso, c’era nato! E per vedere “er regazzino core felice, core incontro ar vento/senza fermasse mai un momento/ basta perdersi nei versi de “Er Pallone” di Nella Bruneri Giacone – La vita di ogni autore del libro s’illumina di ricordi d’infanzia, Gualtiero Bruno racconta in vernacolo la fine dgli anni ’50: i giochi di strada, i cortili, la famija romanista… 200 regazzini in selezione pe la leva calcistica dell’AS Roma. L’autore è tra i 15 regazzini scelti – Nasce così “Er primo amore” davanti alla divisa della Roma… e poi De Sisti (Picchio) e… insomma, è da leggere ed emozionarsi ed ogni racconto è così: ricco,verace, intriso d’amore per la Roma tutta: città, squadra. Un cuore giallorosso. Il quartiere della Garbatella lo ritroviamo ancora nel racconto di Rita Ciaralli: “Il quaderno di Vezio”, dove in una missiva al padre morto, rievoca i ricordi di quando lui su un quadernetto annotava le formazioni e gli schemi delle partite di calcio della Roma e lo aggiorna sui fatti accaduti dopo la sua dipartita e ci commuove quando lo ringrazia per averle lasciato “l’eredità d’esse romanista”.

Ed è tutta romanista Loretta Burelli, nell’espressione poetica “La cura maggica” dove in quartine a rima baciata ci fa rivivere il tifo per la partita Roma-Liverpool del 30 Maggio 1984 ed è sempre dentro ad una partita, la cui formazione della Roma 1982-83 diventa per Bruna Gasperini un vero e proprio scioglilingua “da recitare come una preghiera, con la mano sul cuore, come papà insegnava”… scrive l’autrice del racconto “Romoletto” mentre con notevole autoironia e fervore ci diverte e sorprende con una carrellata scorrevole di episodi che ci riportano al “Pierino” delle barzellette, che poi quel Pierino non è. “Io ce so nata, de la Roma!” e giù, a citare Venditti, ma anche D’Annunzio, solo che per scoprire chi sia Romoletto, bisogna leggerlo… e la bravura della Gasperini che dà vita ad un intreccio di parole italiano-vernacolo è così evidente che il lettore si ritrova a ridere senza accorgersene.

“De tifà Roma nun te stanchi mai”, riporta Paolo Buzzacconi nella lirica “Da uno… a cent’anni!”

Continuando  nella lettura del libro ci accomodiamo accanto ad un “tifoso da salotto”. – La televisione ha cambiato molte abitudini e, prime fra tutte, quelle del calcio e del tifo – scrive Mauro Limiti nel suo racconto “Alla faccia di 927.812,17 euro!” Un percorso da salotto attrezzato con tanto di tramezzini, beveraggi e bandiera in terrazzo, per una finale della Roma da seguire passo passo… in tredici pagine (il più lungo dei racconti del libro); prevarrà la ragione o il cuore? Una schedina data da un nano gobbo, quasi un milione di euro la posta e la partita si fa animata, si suda insieme, arrivano le palpitazioni… si annebbia la vista, la testa gira… cosa accadrà?

A farci tornare alla realtà ci penserà poi Paolo Fidenzoni con un sonetto: Er Lupo e La Vecchia. Con tanto di commento finale in quartina- Ed ecco che, tra liriche e racconti, ci si ritrova ad affrontare “Un viaggio davvero speciale” in una narrazione a quattro mani di Michelangelo Lippi e Maria Luisa Niro. La navetta con il logo AS Roma sulla fiancata e la mitica frase di Renato Rascel che disse nel 1951 al Teatro Sistina:”Signori e Signore, da questo momento la Roma è in serie B. Ma la Roma non si discute, si ama. Sempre”.

Non può mancare poi “Er Tifoso Romanista” nel vernacolo in quartine di Luciano Gentiletti e Maurizio Marcelli che elabora “foto a fumetti” nel racconto “Un amore assopito” con l’orgoglio di un padre che porta i suoi due bambini allo stadio e trasferisce loro l’amore, la passione per la squadra del cuore. “I tifosi delle altre squadre, tifano. Noi amiamo. In maniera travolgente, appassionata, carnale”, scrive Maurizio: “Ciài ‘na passione che fa er core grosso/e fa diventà l’occhio luccichente/quanno la Lupa azzanna fino all’osso/e pare che te senti onnipotente?/… nel bel sonetto che segue dal titolo “Quanno s’avvera un zogno”.

Un diario di un fine settimana, quello di Clotilde Matera (peraltro autrice della copertina e del disegno della torta dei 90 anni della Roma) nel bel racconto “La signora in giallo”  (e rosso), che narra della Sora Cesira, di suo figlio Armando, di un prete, de la majetta de la Roma e di un furto in chiesa. Sottolineando il rispetto per la squadra nel cuore a partire dal rispetto per la maglia del Capitano.

Botta e risposta a suon di versi quella tra Paolo Procaccini e Lamberto Picconi a proposito di tifosi e non tifosi.

E “che se po’ dì de à Roma?” Ce lo rivela Maurizio Navarra: romano, romanesco e romanista (pe grazzia di Dio) in lingua e in vernacolo “Er fattaccio” e con un lungo e ricercato elenco di “romanisti illustri” ai quali aggiunge gli amici, attori e compagni di “Attrezzi di Scena”.

Gianni Salaris evoca, con il “17 Giugno 2001”, la vittoria dello scudetto, co’ li colori de “Roma Capoccia e Roma Campione”.

“Ognuno ha il suo swing”, scrive Lamberto Picconi quando inizia a narrare “Una storia vecchia… il ’60, il ’68 la maglia di Totti (Er pupone).

“Grazzie Roma!” l’augurio arriva dai versi di Claudio Sterpi, mentre Matteo Picconi con “La sciarpetta” racconta di Edoardo (Dodo), il Capitano della Roma e la sua storia…

Un grazie ancora alla Roma con un bel sonetto “Vincemo assieme” di Paola Volpi che va a rete!

Ancora un tuffo ner passato, de quanno la partita se seguiva à la radio… ce lo fa fare Alessandro Valentini che inizia con i suoi ricordi da “fanello” nel racconto “Pazzo d’amore (quello che li tifosi nun dicheno)” e poi affidando il cuore alle emozioni con la poesia: “Ho perzo le parole”.

Non può certo mancare un omaggio al “Capitano” Totti e un saluto nel risveglio di un sogno.

Anita Picconi nelle tracce di un passato di “25 anni insieme” ci travolge con una carrellata di annate di ricordi dedicati al Capitano amato, per merito del quale, si è ritrovata ad essere tifosa.

Il tomo termina con quattro quartine di un “tifosissimo laziale” Alessandro Vizzino, che in “Nu’ je badà, Francè” riconosce il grande valore di un Capitano non solo di squadra, ma di emozioni.

Infine si resta sorpresi nel leggere le singole note biografiche degli autori. Artisti, poeti, sportivi, avvocati, farmacisti, scultori, impiegati, scrittori, banchieri, ingegneri, economisti, giornalisti, analisti, elettricisti… tutti così diversi, accomunati da un unico cuore: giallorosso.

Un saggio di narrativa che non può mancare tra i ricordi da rispolverare, per far rivivere le emozioni.

 

Se sò de la Roma ho già vinto!

Edizioni Progetto Cultura, 2017

a cura di Lamberto Picconi

pp. 158, Euro 12

 

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