Connect with us

Lo Zibaldone

Se quella creatura potesse parlare

Published

on

 

Chi non ha mai fatto follie per amore? Amare è da folli oppure la follia è in sé e per sé un talento? Se è un talento non è una malattia, ma se è una malattia allora il suo nome è uomo come ci svela in questa intervista Andrea Camilleri

 

Il suo ultimo libro, per la Skira Editore, si intitola La creatura del desiderio. È il primo libro del 2014, come tanti altri che lo hanno preceduto, che esorbita dal mondo di Montalbano e che si lascia leggere tutto d’un fiato. Ma per un autore come Andrea Camilleri non è una novità.

Il romanzo narra la storia d’amore del pittore Oskar Kokoschka con Alma Mahler, un amore che a poco a poco assume tutti i toni della follia, in cui chiunque ci si può rispecchiare e che pochi riescono a comprendere, arrivando così a confondere la persona amata come oggetto del proprio desiderio. Difatti, se quella di Oskar può esser vista, letta e vissuta come la storia di tutti, sotto tutt’altro aspetto può esser narrata come l’amore/ossessione di Kokoschka per la sua amata e di fare, come afferma Camilleri, “del suo mal d’amore un mal d’artista”. Forse il segreto della fragilità umana sta tutto lì, come ci svela in questa intervista lo scrittore siciliano, una fragilità che talvolta fa compiere gesti inconsueti o a scoprire potenzialità latenti in ogni essere umano.

I suoi libri prendono spesso spunto dalla realtà, menzionando personaggi storici realmente esistiti o accadimenti ad essi correlati. Da dove e perché nasce quest’esigenza di scriverne?

 

L’esigenza nasce dalla curiosità. I personaggi di cui scrivo mi sono quasi rimasti impressi per un qualcosa che non sono riuscito a spiegarmi o meglio a raccontarmi. Da lì nasce l’esigenza di costruire un racconto o una storia che possa aiutarmi a dare una possibile spiegazione a quella curiosità.

 

La creatura del desiderio racconta l’ossessione del pittore Oskar Kokoschka per la giovane vedova del compositore Gustav Mahler morto nel 1911. Cosa l’ha colpita di più in questa storia tanto da scrivere un libro?

Mi ha colpito il modo in cui l’artista sia riuscito a fare del suo mal d’amore un mal d’artista. È grazie all’amore per Alma che compie il suo capolavoro “La sposa del vento” e resta poi ancorato a quel momento per tutta la vita, tanto da costruire una bambola ad immagine e somiglianza di Alma che gli possa permettere di rivivere quell’istante perfetto.

Si può definire un “amore malato” una forma di amore?

Non è l’amore che è malato ma l’uomo.

Ha mai fatto follie per amore?

Si certo. E vorrei continuare a farle, per amore dei miei nipoti e bisnipoti.

Nei suoi romanzi le figure femminili sono spesso presenti e sempre delineate con tratti peculiari che caratterizzano il loro personaggio: sensualità, ambiguità e anche astuzia. È un caso, un suo modo di vedere/concepire la donna, oppure, semplicemente, è attratto da questo tipo di figura?

Sono tante le donne che ho conosciuto e tante sono le donne che descrivo. Penso alla figura di Alma ma anche alla Vicerè de “La rivoluzione della luna”. Non ho un ideale o un prototipo di donna che descrivo, anche perché non ne ho mai conosciuta una uguale ad un’altra.

C’è un personaggio femminile della letteratura – sia italiana che straniera – da cui è particolarmente attratto e che definirebbe la “creatura del desiderio”?

Quasi tutte le donne che vengono a ritrovarsi descritte nei libri diventano in qualche modo delle creature del desiderio.

Quali donne, invece, nel mondo attuale tra politici, vip, attrici, giornaliste, potrebbero incarnare, a parer suo, la “creatura del desiderio”?

Sono troppo anziano per questa domanda.

Qual è invece il personaggio maschile che vorrebbe essere o con cui si identifica di più?

Non ho una risposta. Non vorrei apparire spocchioso ma sono sempre stato consapevole dei miei limiti e quindi non ho avuto la fortuna o la sfortuna di coltivare miti da imitare.

È più divertente scrivere di Montalbano oppure dedicarsi ad altri romanzi e/o racconti che esonerano dal commissario più amato dal pubblico?

Non saprei dire cosa è più divertente. Montalbano come scrittura seriale mi lancia delle sfide diverse da altri romanzi, per esempio quelli storici della Sellerio in cui lavoro molto sul contesto o sulla lingua, o ancora quelli che io considero “anomali” come Il tailleur grigio o Il tuttomio. Diciamo che in generale tendo a incuriosirmi anche da solo.

Montalbano a parte, quali altre sorprese letterarie dobbiamo aspettarci dalla penna di Camilleri?

Il 13 marzo è uscito per la Sellerio Inseguendo un’ombra, un romanzo storico in cui racconto la storia di un ebreo siciliano vissuto nel ‘400, che cambia diverse psicologie e diversi volti durante la sua esistenza.

 

Carla Iannacone

Continue Reading
Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Copyright © 2020 Leggere:tutti