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Scrivi a Peggy, l’iniziativa della Guggenheim Collection di Venezia dedicata alla sua mecenate

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Sono tanti i veneziani, e non solo, che ricordano Peggy Guggenheim sulla sua gondola “che sembrava scivolasse sull’acqua lentamente con i suoi occhialoni, i grandi cappelli e un cagnolino in braccio” e quel suo “Palazzo illuminato, da cui si udivano sempre musiche e voci”.
Per l’anno in corso è emblematico. Nel 2019 infatti ricorrono gli anniversari di due avvenimenti importanti, accaduti 70 e 40 anni fa. Nel 1949 la collezionista e mecenate (New York, 1898 – Camposampiero 1979) – dopo aver vissuto a Parigi, Londra e New York – si trasferisce a Venezia, per la precisione a Palazzo Venier dei Leoni, dimora sul Canal Grande dove porterà la sua straordinaria collezione di opere d’arte (comprendente capolavori del Cubismo, Futurismo, Pittura Metafisica, Astrattismo europeo, scultura d’avanguardia, Surrealismo ed Espressionismo Astratto americano, di artisti quali Pablo Picasso, Marc Chagall, Vassily Kandinsky, Giorgio de Chirico, Piet Mondrian, Salvador Dalí, René Magritte, Jackson Pollock, Mark Rothko) e attualmente sede del museo a lei intitolato. Il 1979, invece, è l’anno di morte di Peggy, che verrà sepolta, insieme ai suoi inseparabili cani, nel giardino di Palazzo Venier dei Leoni. Il 26 agosto è stato il compleanno di Peggy e, per omaggiare la collezionista, la Peggy Guggenheim Collection ha promosso una particolare iniziativa, intitolata Scrivi a Peggy, con cui il museo vuole ricordare la collezionista invitando chi l’ha conosciuta o chi si è fatto ispirare da lei a scrivere una lettera, per condividere la propria testimonianza, indirizzandola alla Collezione Peggy Guggenheim, Dorsoduro 701, 30123 Venezia, o alla mail scriviapeggy@guggenheim-venice.it.
I contributi ricevuti andranno a fare parte dell’archivio di memorie e ricordi relativi a Peggy Guggenheim che il museo conserva insieme ai libri con le firme degli ospiti, alle foto e altro materiale. Alcune tra le lettere più significative potranno essere scelte e pubblicate sul sito del museo, e alcuni estratti verranno condivisi sui canali social con l’hashtag .
“Mia cara Peggy, stamattina per l’ennesima volta sono venuta a casa tua! Quante volte, nella mia vita, ti ho fatto visita [..] non mi sono persa nulla e nessuno. Ricordo quando sei ‘approdata’ nella mia città [..] eri per me un’icona [..] mi piaceva a tua emancipazione, mi sentivo affascinata da questo tuo modo di Vivere la Vita!”. Laura C. vive al Lido di Venezia, e questo è il suo ricordo della Mecenate: “un’icona” per lei che, da ragazza, amava l’arte proprio come Peggy.
E ora, con carta e penna alla mano, scrivete a Peggy!

di Caterina Lucia 

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