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Scrittori esordienti. Debuttano sul web ma poi scelgono la carta
Preferiscono la rete per farsi conoscere e la scelta si conferma eccellente ma il loro obiettivo è il libro di carta.
di Antonia Del Sambro
La meglio gioventù degli scrittori italiani oggi passa attraverso i concorsi letterari e il web. È qui che gli esordienti si fanno conoscere e apprezzare, prima dalla critica ufficiale, poi dal mondo generazionale al quale appartengono. I giovani autori italiani non hanno percorsi definiti, non si spaventano a trattare temi sociali importanti e difficili e hanno una scrittura matura e forte anche se sono solo al primo lavoro letterario. Vince moltissimi concorsi e si cimenta con il teatro, con la radio e con il web Davide Enia che con il suo romanzo di esordio Mio padre non ha mai avuto un cane (:duepunti edizioni, 2010) incanta davvero tutti raccontando quella che si può definire una storia perfetta e usando sapientemente il dialetto siciliano per catturare il lettore proprio nei passaggi più importanti della narrazione. Dalla stage di Capaci alla Sicilia di oggi Enia dà voce alla disperazione di una generazione che paga, pur senza colpe, errori e compromessi di altri. Dopo lo straordinario successo del romanzo di esordio Davide pubblica altri due libri, l’ultimo del 2012, Così in terra, edito da Dalai rimane in classifica per settimane. Elena Torresani, invece, sceglie il web per farsi conoscere e la scelta si conferma eccellente, Giulietta prega senza nome, pubblicato dall’autrice come e-book on-demand scala le classifiche dei libri elettronici più acquistati, diventa un “caso” editoriale tra le nuove generazioni di lettrici e l’anno successivo è tra i trenta finalisti del concorso ilmioesordio. Nel 2012 Giulietta prega senza nome viene dato ufficialmente alle stampe con l’editore Voltalacarta e conferma il successo.
Elena Torresani è considerata la migliore scrittrice esordiente italiana degli ultimi anni.
Una posizione che le viene insidiata molto da vicino da un altro fenomeno letterario femminile: Chiara Panzuti. La ventiquattrenne milanese è considerata la più brava autrice italiana di fantasy, una delle poche esordienti a mettere d’accordo tanto i critici letterari più accreditati che un vastissimo pubblico di lettori. Con Il corvo di cristallo, Linee Infinite Edizioni, Chiara riesce ad arrivare a lettori di ogni età, dando vita a un romanzo di fantascienza e insieme di fantasy che attraversa i gusti di almeno tre generazioni e lascia stupefatti tutti per la potenza della sua scrittura.
Sempre a Milano nasce un altro giovane autore. Paolo Cognetti, che con il suo primo romanzo Manuale per ragazze di successo (Minimum fax) ha fatto parlare di se tutti i media. In molti, si sono chiesti se fosse possibile che il libro di un esordiente potesse essere scritto così magistralmente e con quella cura nel presentare e descrivere i personaggi che solo una maturità letteraria concede. Eppure Cognetti con i suoi ventisei anni di vita e nessuna esperienza editoriale consegna ai lettori un vero vademecum di sopravvivenza al ventunesimo secolo.
Tra i giovani esordienti di successo è importante ricordare anche Matilde Calamai (ora a New York per il suo romanzo di esordio oltreoceano), Francesco Pacifico e Giorgio Vasta che con i loro lavori hanno rivoluzionato il linguaggio della narrativa italiana, scrivendo romanzi di formazione per una intera generazione.
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