Articoli & Approfondimenti
Sara Rattaro: il coraggio della narrazione
di Francesca Scaringella
Con un solo voto di scarto dal secondo classificato, con Niente è come te, edito da Garzanti, ha vinto la 63esima edizione del Premio Bancarella, l’unico premio al mondo gestito interamente dai librai.
La Rattaro è un’autrice che si è distinta nella sua carriera letteraria per aver sempre scelto temi difficili nei suoi romanzi. In Non volare via racconta la sordità di un ragazzino e le complicate relazioni di chi gli sta vicino. Nel suo primo libro invece, Sulla sedia sbagliata, la scrittrice narra la difficoltà di essere madre quando la vita ti mette a dura prova. Temi delicati, che non possono non far riflettere il lettore e che sanno toccare punti nevralgici della nostra società. È proprio quello che fa il romanzo premiato a Pontremoli, dove ogni anno si svolge il Bancarella, Niente è come te, nel quale Margherita è una giovane adolescente che riscopre il padre dopo essere stata rapita per dieci anni dalla mamma. La storia di molte coppie di differenti nazionalità in cui uno o l’altra portano via i figli e uno dei genitori rimane senza poter più avere contatti. Questa è la storia appunto di una ragazzina che con la scusa di una vacanza viene portata in Danimarca. E lì rimarrà lacerando il rapporto con suo padre.
Ma la Rattaro sa narrare delicatamente questi spaccati di vita terribili e sceglie di raccontarci il ritorno in Italia di Margherita e le difficoltà sia sue sia di suo padre nel riprendere quel rapporto che ha radici lontane, ma che ha bisogno di essere rinvigorito per tornare a splendere.
La scrittrice proprio nel suo blog scrive: “Permettere la separazione di un figlio da uno dei suoi genitori senza giustificazioni vuol dire negargli l’inviolabile diritto di essere figlio”.
Insomma un libro quello premiato dai librai che mette l’accento su una questione molto delicata che interessa il nostro Paese, tanto che la Rattaro dopo la premiazione ha detto che l’Italia registra 300 casi ogni anno di sottrazione di minore, “ma molti di più sono quei papà e quelle mamme che non possono neppure permettersi di combattere per i loro figli. Spero che il mio libro possa aiutarli”, ha infine spiegato.

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