Connect with us

Musica

Salvatore Gambardella: un musicista della Belle Époque napoletana

Published

on

Recensione di Andrea Coco

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento Napoli ha vissuto un periodo artistico-musicale unico, identificato come la Belle Époque partenopea, di cui Salvatore Gambardella è stato illustre protagonista e testimone dell’epoca.

Un periodo culturale che, a partire dagli ultimi venti anni del XIX secolo si è protratto fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Un periodo in cui, si stima, sono state composte oltre duecentomila canzoni tra le quali un discreto numero di capolavori di musica “popolar-regionale”, tramutatisi in successi mondiali.

Eppure, tra gli studiosi della canzone napoletana di quel periodo, Salvatore Gambardella, il musicista di ’O marenariello, Furturella, Comme facette màmmeta?, Quanno tramonta ’o sole e tanti altri componimenti, è considerato un caso a sé, una leggenda, quasi una anomalia.

Sebbene citato nelle più importanti enciclopedie della musica e della canzone, le informazioni sulla sua vita e sulla sua attività artistica sono vaghe e sommarie. In genere si tratta di poche righe dove si racconta la sua innata passione per la musica, pur essendo ignorante delle tecniche di composizione, o del dono fattogli da Puccini, un pianoforte, per incoraggiarlo ad intraprendere seri studi musicali.

Tutti coloro che, dopo la sua scomparsa, hanno scritto di Gambardella hanno riconosciuto la spontaneità del suo genio. La sua musica nasceva da un’innata sensibilità creativa e le melodie di accompagnamento delle poesie provenivano direttamente dall’anima, dal cuore. Gambardella inseguiva l’ispirazione canora fischiettando i motivi che gli si affacciavano nella mente camminando per le vie di Posillipo o per il lungomare di Mergellina.

È proprio questa singolare “ignoranza” musicale che ha fatto nascere la leggenda del suo essere uno ‘scugnizzo della musica’ perché, come dice Aniello Costagliola: “amava cantare liberamente come un anarchico errante per i sentieri della poesia, come l’usignuolo che ignora l’esistenza delle sette note”.

Il lavoro di ricostruzione storica del ‘personaggio Gambardella’ si è subito presentato complesso non solo perché le fonti a disposizione erano scarse e frammentarie, ma perché sin dall’inizio è stato evidente che le ricerche avrebbero dovuto spaziare tra varie forme di spettacolo, da quello più prettamente canoro e musicale (come le varie manifestazioni legate alla festa popolare di Piedigrotta) a quello più generico e gaudente del mondo del café-chantant.

Questo libro deve essere considerato come un viaggio che condurrà il lettore alla scoperta di Salvatore Gambardella partendo dal suo ambiente, dall’amore dei napoletani per la musica, passando appunto per la festa di Piedigrotta e gli incontri festivi, casalinghi, delle “periodiche”. Il tragitto proseguirà nel mondo del café-chantant e dello spettacolo di intrattenimento di fine Ottocento per giungere a un’ampia analisi della vita e dell’opera artistica di Gambardella. Ne fanno parte, infine, alcuni esempi musicali delle sue composizioni nonché un approfondito elenco dei brani da lui composti.

 

SERGIO ROCA

Salvatore Gambardella

2018, LoGisma

pp. 224, euro 22

Prefazione a cura Giorgio Taffon

 

Continue Reading
Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Copyright © 2020 Leggere:tutti