Articoli
Queste montagne bruciano
di GIovanni Graziano Manca
A soli 38 anni di età David Joy è uno degli scrittori più promettenti espressi dalla nuova letteratura statunitense. Si potrebbe anzi dire che delle opere che questo autore ha finora scritto, e ci limitiamo qui a citare soltanto i romanzi, alcune costituiscono una promessa mantenuta, dal momento che, tra esse, è risultato finalista nella categoria Miglior romanzo d’esordio il romanzo “Where All Light Tends to Go” (2016, nei premi Macavity e Edgar Award) e vincitore dell’Hammett Prize “Queste montagne bruciano” (tit. originale “When These Mountains Burn”, 2020). Scrive Gabino Iglesias nella “Los Angeles review of books” che DAVID JOY
penetra nel profondo della psicogeografia della regione dei Monti Appalachi, della poetica della violenza e delle conseguenze della sofferenza. Scrivendo nelle e sulle montagne della Carolina del Nord dove è nato e cresciuto, Joy da vita a un “noir” rurale con un sentimento e una prosa che svelano la migliore letteratura di finzione contemporanea in termini di bellezza e le migliori crime stories contemporanee in termini di brutalità.” Niente di più vero: l’ultimo romanzo di Joy “Queste montagne bruciano” pubblicato ora anche nel nostro paese grazie a Jimenez, va oltre le promesse; il libro è crudo nella descrizione dei fenomeni e degli eventi, ben scritto, scorrevole e intrigante e assolutamente verosimile sul fronte della realisticita’ degli eventi narrati. Al centro della scena i tre protagonisti Raymond Mathis, che dopo aver tentato di salvare la vita di suo figlio Ricky, tossicodipendente, cerca, dopo la morte di quest’ultimo, in qualche modo e a modo suo, di onorarne la memoria, Denny Rattler, ladruncolo e tossicodipendente, Ron Holland, investigatore della DEA, l’Agenzia Federale americana il cui compito è quello di combattere il traffico di sostanze stupefacenti e di vigilare sulla loro produzione e distribuzione, impegnato nel cercare di smantellare l’intricata rete del commercio illegale di droga della zona praticato da spacciatori senza scrupoli. I tre operano con obiettivi diversi in un mondo in sfacelo che Ray racconta a Leah, un’agente di polizia figlia di uno dei suoi amici di un tempo, con queste parole: “Sembra che oggi la gente non capisca perché quelli come me e come tuo padre, la nostra generazione, la generazione dei nostri genitori, non sapessero cosa farsene della legge. Guardano certe cose che un tempo erano comuni, tipo qualcuno che scompariva o qualcun altro che veniva bruciato davanti a casa sua, e le equiparano all’illegalità. Be’, non era illegalità. Anzi, era il contrario. Queste montagne una volta avevano un proprio ordine.” Il contesto è quello dello Stato della Carolina del Nord nel territorio confinante con il Tennessee e lo scenario quello delle montagne boscose che attraversano le aree occupate dalla tribù degli indiani Cherokee, dove migliaia di ettari vanno in fumo (in lontananza Ray vede “i fuochi che bruciavano in tutte le direzioni. […] A ovest c’erano troppi focolai per contarli. Oltre quattrocento ettari stavano bruciando a Rocky Knob, più di mille a Camp Branch.”) e la siccità si fa sentire, dove le droghe pesanti scorrono a fiumi e tutto, anche le più elementari regole di convivenza, rispetto ai vecchi tempi, è talmente cambiato da essere diventato irriconoscibile. Ogni cosa, nei luoghi descritti e ben conosciuti dall’autore del libro, ha iniziato a crollare perché, è ancora Ray a spiegare, “tanta brava gente vedeva che la barca stava imbarcando acqua e si rifiutava di infilare un dito nei buchi. Troppa gente era rimasta li a guardare il mondo andare a puttane.” In fondo al libro, un finale dei più poetici che si presta alle più profonde riflessioni. Buona lettura.
David Joy – “Queste montagne bruciano” – 264 pagg., euro 19, Jimenez edizioni, Roma 2022.
Notice: Undefined variable: user_ID in /home/kimjcgib/public_html/wp-content/themes/zox-news-childfemms/comments.php on line 49
You must be logged in to post a comment Login