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Lo Zibaldone

Prove per atto unico

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di Gordiano Lupi

Maria Benedetta Cerro ha pubblicato numerose sillogi poetiche, dal 1984 a oggi, spesso premiate con prestigiosi riconoscimenti. La sua ultima fatica – Prove per un atto unico – gode della colta prefazione di Tommaso Di Brango e conferma la piena maturità di un’autrice interessante nel vitale panorama poetico italiano. Il volume si può suddividere in diversi capitoli distinti: Versi della malapena, La mala hora, I luoghi dei labirinti, Tentativi di riconoscimento, La casa dell’armonia e I giuramenti del vento. Nonostante tutto, non si perde l’uniformità poetica e il discorso lirico – pur dipanandosi in rivoli di costruzione alternativi – resta unitario e solido. Poesia intima, inserita in un contesto sociale, un io errante che si fa urbano e cittadino, che si aggira per una città poetica alla ricerca di propri simili, in un crescendo lirico. Amore per la vita, culto dei morti, descrizioni che diventano sentimenti, incertezze di fronte a una vita che scorre, sentimento del tempo, metafore per non pensare alla morte, giorni che tornano cenere, tutto questo troviamo in una serie di liriche suggestive e musicali. Percorrere la vita a colpi di versi, sotto un sole maligno, a voce alta o con un sussurro, per allontanare la paura della morte; sogni e incubi che si danno la mano, ricerca del proprio io interiore, un’anima femmina che si desta stupefatta e cerca una nuova alba fatta di promesse; tentativi di riconoscimento tra i ritagli di una vita che è fatta di pagine bianche, insondabili, tra ferite che negli anni s’inventano una guarigione. Leggiamo una lirica, anche se ogni poesia trova il suo complemento nella successiva, la sua ragion d’essere nella precedente, come in un romanzo in versi.

Ho creduto di vivere
per via del corpo
nelle cui giunture nidifica la febbre.
Ho contato – con la vita –
tutte le cadute possibili:
La previsione del nulla
– anche adesso –
mi calza a pennello.

Ogni silloge della raccolta è un momento della ricerca, la vita è un atto unico, da rappresentare sul palcoscenico del quotidiano, si nasce e si muore, nel frattempo si vive, come essenza e apparenza, come realtà e finzione. La vita ci impone prove da affrontare, che ci impegniamo a superare con l’ausilio dei luoghi interiori, con la ricerca della propria essenza, con il tentativo di conoscersi a fondo per conoscere gli altri. Per la poetessa vivere bene la vita significa trovare una casa dell’armonia, un luogo etico, che preluda all’armonia universale, anche se nulla è certo, ogni promessa è vento, perché nessuno ha potere sugli eventi. Maria Benedetta Cerro è una voce sincera e importante della lirica contemporanea. Consiglio una lettura attenta.

Maria Benedetta Cerro
Prove per un atto unico
Macabor – Pag. 90 – Euro 13
www.macaboreditore.it

 

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