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Premio Strega, cresce l’attesa

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In molti prevedono un testa a testa fino all’ultimo voto tra Nicola Lagioia ed Elena Ferrante; e se invece ci fosse una sorpresa?  

di Federica Rondino

Giovedì 2 luglio alle 21.00 a Villa Giulia (Roma) sarà proclamato il vincitore del LXIX Premio Strega. Un’edizione che aveva sorpreso positivamente in molti nel leggere tra i12 finalisti Capossela e Zerocalcare, ma che poi ha visto gli stessi rimanere delusi alla proclamazione della cinquina finalista. La giuria del Premio Strega, composta dai 385 Amici della domenica, da 15 voti collettivi e 60 lettori forti ha infatti così scelto:

La ferocia (Einaudi) di Nicola Lagioia: 182 voti. Già vincitore del Premio Mondello 2015, “La Ferocia– scrive F.Scaringella – è un romanzo che racconta la nostra Italia attraverso una storia di corruzione che non lascia candidi nemmeno gli animi delle persone, anzi le corrompe nel profondo. I legami di sangue, i rancori e la solitudine che si celano dietro al denaro, fanno del libro di Lagioia un quadro sul degrado di una società che sta decadendo senza via di ritorno”.

La sposa (Bompiani) di Mauro Covacich: 157 voti. L’opera di Covacich è una raccolta di diciassette racconti, è un flusso di pensieri sul presente, che mescola alla realtà una dimensione surreale. Tra i protagonisti un artista in abito da sposa che gira l’Europa in autostop, un giovane sacerdote che lotta con il desiderio, un padre di famiglia che organizza attentati nei supermercati, un uomo che vuole convivere con un branco di lupi.

Storia della bambina perduta (e/o) di Elena Ferrante: 140 voti. Del romanzo della Ferrante in tanti hanno scritto come della sua sconosciuta autrice. Il successo di questa misteriosa figura salpa in Italia per viaggiare nel mondo. Recentemente il The guardian ha fatto una disamina di quanto su di lei è stato scritto concludendo che i “suoi libri sono scritti in modo così autentico che i critici suggeriscono che il suo anonimato sia una protezione necessaria se vuole rimanere così ferocemente sincera”.

Chi manda le onde (Mondadori) di Fabio Genovesi: 123 voti. Vincitore del Premio Strega Giovani 2015, l’opera di Genovesi è un romanzo corale in cui nessuno visto da vicino è poi così normale. La storia si volge a Forte dei Marmi, luogo tanto popolato d’estate quante desolato d’inverno, ma non per questo desolante. Il mare è un lenzuolo caldo che avvolge e porta i regali a Luna, una dei protagonisti della storia. Bambina albina, che vive in un mondo in cui quel che appare a tutti non è quel che vede lei, ha nello sguardo incantato il suo potere. È l’unico personaggio che Genovesi fa parlare in prima persona. Quattro anni di lavoro per un romanzo non scanzonato, ma in cui si sorride e ci si sente accarezzati.

Come donna innamorata (Guanda) di Marco Santagata: voti 119. Santagata narra la storia del Sommo poeta Dante Alighieri, la sua vita nella Commedia e oltre la Commedia. Santagata regala al lettore un Dante fragile e fatto delle stesse debolezze di cui sono fatti tutti gli uomini. Lo scorgiamo negli attimi vissuti nell’intimità della casa a fianco a Gemma, nei tormenti dell’esilio, nel suo essere amato e bistrattato, accolto e deriso.  Lo scrittore ci pone a fianco dell’Alighieri nell’ attimo esatto in cui egli decise che lui quella donna (Bice Portinari) l’avrebbe cantata anche da morta, perché quell’amore non era di carne.

Leggere:tutti sarà presente con oltre 1500 copie date in omaggio a tutti i partecipanti alla serata finale.

(foto credits Musacchio & Ianniello)

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