Poesia
Poesia, una rivista-libro
di Gordiano Lupi
Segnalo con colpevole ritardo l’ultima uscita di Poesia, grande rivista letteraria italiana, un tempo da edicola, ora rivista – libro, sempre ricca di ottimi contenuti, sia nazionali che internazionali (tradotti). In questo numero scopro Miguel Hernández grazie a Gabriele Morelli, che traccia un ritratto drammatico e sincero di uno sfortunato amico di Pablo Neruda, morto nel carcere di Alicante a soli 32 anni, un uomo con la faccia come una patata appena cavata dalla terra, un pastore di pecore, un poeta come ne nascono pochi, un antifascista repubblicano. Un poeta che si fa vento del popolo, che scrive la sua esperienza umana e militare di uomo in lotta contro il franchismo, disposto anche a perdere la vita pur di difendere la libertà. Daniele Piccini racconta l’antologia (che ho letto e apprezzato) composta dalla strana coppia Crocetti – Jovanotti, pubblicando uno stralcio d’intervista al cantante sulla meraviglia della poesia e alcune liriche di Kavafis, Dolci, Neruda, Bukalis … come assaggio di un lavoro da leggere e assaporare, non solo sulla spiaggia, nonostante il titolo (Poesia da spiaggia). Solo un cenno dedico a Vincenzo Cardarelli presentato da Ramat e ad Anna de Noailles (Carneade, chi era costei?) della Minutelli, due classici di opposta fama che meritano un ricordo. Milo De Angelis presenta il suo poeta di trent’anni, Francesca Mazzotta, con una parte del poemetto Per non sparire, così come Francesco Benozzo realizza una piccola antologia dei Canti bardici gallesi dal VI al X secolo. Franco Scataglini è un grande poeta anconetano che ha il solo limite di scrivere nel dialetto della sua terra, quindi, la sua importanza è di per sé circoscritta, ma vi assicuro (da maledetto toscano) che la leggibilità del marchigiano è buona. Non manca la poesia beat, presentata da Massimo Ridolfi, con Stuart Zane Perkoff e Il Profeta di Venice, come leggiamo Vittorio Pagano e L’ermetico proletario, due saggi corredati di antologia di opere. Dulcis in fundo c’è Umberto Piersanti, un poeta che amo con tutto me stesso, nato a Urbino nel 1941, dove ha insegnato, Presidente del Centro mondiale di Poesia Giacomo Leopardi, di Recanati, fresco di pubblicazione con Feltrinelli – Crocetti (I luoghi persi e altre poesie inedite). Piersanti non lo scopro certo io, siamo in presenza di un autore colto e raffinato, da I luoghi persi (prima edizione Einaudi) e Nel tempo che precede, passando per L’albero delle nebbie, Anime perse e il film poetico L’età breve. La sua cifra stilistica è la nostalgia, la poetica del ritorno a casa, i luoghi natii indimenticabili che ti parlano dai fossi e ti ricordano l’infanzia, il correre del tempo. Oggi m’inquieta il tempo che m’attende / le sue opere e i giorni che non vissi / che non conosco e trovo per la strada / di questa età di mezzo già sgomenta / che senza consultarmi mutò il corso … Dopo una lettura di cotanta bellezza, confusa tra enjambement pascoliani e tempo perduto proustiano, Non resta che correre in libreria a ordinare il suo ultimo libro. Leggete Poesia, ogni due mesi, non vi deluderà.
Poesia 15 – Settembre / Ottobre 2022
Feltrinelli – Crocetti – Euro 14 – Pag. 130

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