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Piloti malati – quando il pilota non scende dall’aereo

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di Andrea Coco

Poter lavorare in una compagnia aerea è un’opportunità molto ambita, soprattutto se si appartiene alla categoria dei piloti: l’ambiente è selezionato e internazionale, si visitano posti esotici e si guadagna un ottimo stipendio. Tutto vero…peccato che tutto questo si riferisca a una sola faccia della medaglia. L’altra è molto meno ambita: turni di lavoro ravvicinati e ritmi stressanti, che possono causare problemi di salute, fisici e mentali. Una situazione figlia della liberalizzazione del trasporto aereo, che, com’è avvenuto in molti altri ambienti di lavoro, ha portato le aziende a farsi una concorrenza spietata, non esitando a imporre al personale ritmi di lavoro molto faticosi. Niente di nuovo sotto il sole, in teoria, se non fosse per l’incidente avvenuto nel 2015 a un velivolo della Germanwings, al quale si potrebbe aggiungere il caso del volo MH370 della Malaysian, due tristi eventi che hanno costretto i passeggeri e l’opinione pubblica a interrogarsi sulle condizioni di salute fisica e, soprattutto, mentale dei piloti di aeroplani. Ed è proprio alla luce di questi fatti che Antonio Bordoni, scrittore con un’esperienza di lavoro ultra trentennale presso diverse compagnie aeree straniere, ha deciso di ripubblicare con la Logisma Editore la sua opera ‘Piloti malati’. “Quando nel 2008 decidemmo di scrivere il nostro libro lo facemmo convinti che il pubblico doveva essere informato dei tanti casi d’incidenti, o mancati incidenti, avvenuti perché il pilota era malato. Il problema secondo noi era serio e sottovalutato. E fra le tante patologie ne indicammo una alquanto insidiosa, subdola, quella della malattia 

mentale, ovvero del pilota mentalmente instabile,” spiega l’autore. E a sostegno di questa teoria, il libro/dossier, ampliato rispetto alla precedente edizione, riporta avvenimenti realmente accaduti, sostenuti da una documentazione rigorosa. Tutte le citazioni, i rapporti e le relazioni investigative sono tratte da fonti ufficiali, dove manca il rapporto, le fonti sono giornalistiche e quindi di dominio pubblico; infine i dati contenuti in questa opera non sono stati alterati, né il testo artefatto per destare più clamore. Il libro presenta diversi casi d’incidenti, dal primo accertato, avvenuto senza conseguenze nel 1955, a quello tragico del 2015 che ha visto coinvolto l’Airbus A320 della Germanwing. ‘Piloti malati’ è un dossier che invita il lettore, l’opinione pubblica e, soprattutto, quanti lavorano nel comparto del trasporto aereo a riflettere sulla necessità di elaborare nuovi metodi di valutazione dell’idoneità dei piloti, sulla gestione dei loro turni di servizio e sulla mancanza o l’assenza a bordo di altro personale capace di portare il velivolo a terra (quando già si parla, per ragioni economiche, di abolire il secondo pilota). Con una postilla finale: se l’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo non lo si deve solo alle moderne tecnologie ma anche (se non soprattutto) alla professionalità e all’alta preparazione degli equipaggi, fattori che non devono venire assolutamente compromessi in nome di un profitto da raggiungere a tutti i costi, figlio di logiche strettamente economiche e finanziarie.

ANTONIO BORDONI
Piloti malati – quando il pilota non scende dall’aereo
2015, Logisma Editore
pp. 240, euro 17,00

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