Lo Zibaldone

Pierluigi Porazzi, “Il lato nascosto”

Published

5 anni ago

13 Dicembre 2019

Pierluigi Porazzi ha pubblicato per Marsilio Editori i romanzi “L’ombra del falco” nel 2010, “Nemmeno il tempo di sognare” nel 2013 e “Azrael” nel 2015, premiato come miglior romanzo dell’anno nell’ambito dei Corpi Freddi Awards. Nel 2017 pubblica per la collana “gLam” di Pendragon il romanzo “Una vita per una vita”, scritto a quattro mani con Massimo Campazzo. Per La Corte Editore esce nel 2018 il romanzo “La ragazza che chiedeva vendetta” e nel 2019 il suo ultimo thriller “Il lato nascosto”.

A cura di Antonella Quaglia

«Ci presenti il tuo social thriller Il lato nascosto?».

“Il lato nascosto” inizia con l’omicidio di una giovane donna, Sabrina. Il caso sembra di facile soluzione: tutto farebbe pensare alla colpevolezza del suo ex ragazzo, uscito da poco di prigione per un altro reato, ma ben presto Alba e Ramon, gli ispettori incaricati di risolvere l’omicidio, scopriranno che le cose non sono semplici come sembrerebbero. Le indagini si sviluppano quindi in varie direzioni, coinvolgendo personalità di spicco della società cittadina, e gli indiziati sono parecchi, ognuno con un motivo per uccidere Sabrina. Tra di loro, ci sono anche alcuni esponenti della mafia nigeriana (in particolare un personaggio che ritengo particolarmente efficace), una realtà criminale in espansione e ancora poco conosciuta al di fuori degli addetti ai lavori.

Nel corso delle indagini assume un ruolo rilevante il DNA, che è stato rinvenuto sul corpo della vittima e che potrebbe dare la possibilità, agli investigatori, di identificare il colpevole con assoluta certezza. Ma prima dovranno trovare la persona a cui corrisponde il DNA. A tal proposito, chi leggerà “Il lato nascosto” potrà trovare qualche spunto di riflessione in merito ad alcuni clamorosi casi giudiziari accaduti negli ultimi anni.

«Uno dei due protagonisti de Il lato nascosto è l’ispettore Alba Leone, una donna che “si è sentita per anni sbagliata”, un’anima tormentata da un passato di sangue che l’ha resa cinica e rabbiosa, e dilaniata dalla lotta incessante tra la sua positiva sete di giustizia e la sua distruttiva ossessione per la vendetta. Vuoi raccontarci come hai delineato questo intenso personaggio?».

Ho cercato di creare un personaggio credibile e vero, in cui qualunque lettrice potesse identificarsi. Non si tratta di una super-eroina ma di una donna normale, che vive le fatiche e le difficoltà della vita di tutti i giorni, come chiunque altro. Il mestiere che ha scelto la pone in contatto con la parte peggiore della società, quella che si dedica al crimine, e la sua sete di giustizia è frustrata dal fatto che i peggiori criminali sono quelli che non verranno mai puniti, che si servono di mezzi formalmente leciti per commettere azioni peggiori dei criminali che rapinano le banche.

«L’ispettore Ramon Serrano, l’altro protagonista de Il lato nascosto, è “un idealista. Niente compromessi, il culto di principi ormai obsoleti, come la giustizia e la correttezza”. Vuoi parlarcene più nel dettaglio?».

Anche con Ramon ho voluto creare un personaggio normale, che non fosse un super-poliziotto e nemmeno eccessivamente tormentato o cinico. È un idealista in tempi in cui non è facile esserlo. Finanza, economia, speculazioni e corruzione sono solo alcuni dei mezzi con cui persone apparentemente irreprensibili commettono ogni giorni crimini esecrabili. Anche lui, come Alba, è frustrato dalla mancanza di giustizia che riscontra nella società, pur reagendo in modo diverso.

«Il lato nascosto è ascrivibile al genere del social thriller. Di cosa tratta questo genere letterario? Quali sono i suoi intenti?».

Il social thriller è chiamato così proprio perché, nei romanzi che ho scritto, oltre al meccanismo narrativo, giallo e di suspense, compare sempre una descrizione della società contemporanea, quella in cui vivono i personaggi e tutti noi. Come il noir, anche il social thriller riflette la società come uno specchio rotto, in cui ogni frammento ne riflette un diverso aspetto.

«Nel tuo romanzo si parla approfonditamente della violenza crescente della società e dell’individuo. Quali sono gli altri temi portanti nell’opera?».

Tra i temi portanti del romanzo ci sono una narrazione lucida della società, il ruolo che riveste il DNA nelle indagini e il tema della mafia nigeriana.

«Nella tua carriera hai scritto molti thriller. Da cosa nasce la passione per questo genere? Cosa ti permette di esprimere?».

I romanzi che scrivo non sono solo thriller ma hanno anche forti connotazioni mystery (in quanto fino alle ultime pagine non si svela il colpevole) e noir (nel racconto della società contemporanea). La passione per il genere deriva dalle mie letture, essendo da sempre un appassionato di thriller e noir, e dalla possibilità di narrare, all’interno di una trama avvincente, anche problematiche esistenziali e sociali.

«Sei un autore apprezzato e seguito. Tra i tuoi thriller, qual è il più amato dai lettori, e qual è invece quello che ti ha dato più soddisfazione scrivere, e che ad oggi consideri il migliore?».

Per ogni scrittore il “prossimo romanzo” è sempre il migliore, anche perché la ricerca e la voglia di crescere sono una costante. Tra quelli pubblicati non saprei scegliere un romanzo che preferisco, sono tutti delle mie creature, e sono parimenti affezionato a tutti. Per quanto riguarda le preferenze dei lettori, sono molto varie, si dividono in modo quasi equanime tra i vari romanzi. Devo dire che quest’ultimo, “Il lato nascosto”, mi sembra che stia ricevendo un’ottima accoglienza, sia come romanzo che per quanto riguarda i protagonisti.

Grazie per l’intervista!

Titolo: Il lato nascosto