Per una teoria della crisi

di Valentina Tonolo

Edgar Morin in un’intervista tiene a specificare di non voler essere considerato un maestro e neppure un guru, ma una persona che fa pervenire il suo messaggio con l’opportunità di contestare, di criticare, di aiutare.

In questo libro Morin aiuta il lettore a rivisitare e ad approfondire un termine che rischia di svuotarsi del proprio significato. Parla di crisi per far emergere la coscienza della crisi, per mettere in discussione il concetto da lui definito soporifero e coglierne la complessità utile e inquietante che ne deriva, affinché riprenda senso.

Come chiarire il concetto di crisi? Come renderlo illuminante? In quale campo considerare la nozione di crisi? Morin porta il lettore a far chiarezza. Il termine greco krisis rimanda al momento decisivo che permette di rivelare ciò che è nascosto, latente, virtuale, all’interno della società, in vista di una progressione della conoscenza complessa.

Chiedersi cos’è la complessità e cosa comporta nella delucidazione dei termini crisi e società è rendersi conto delle componenti che vi appartengono: gli antagonismi e le complementarietà, la disorganizzazione e la riorganizzazione trasformatrice. È essere consapevoli che la crisi tocca l’umanità, che a sua volta non si rende conto di essere essa stessa crisi dell’umanità. Morin non problematizza soltanto, illumina e propone dei punti di vista per poter uscire dal caos.

Edgar Morin

Armando Editore, 2017

Pagg 95, Euro 12,00