horror
Nuova vita…per Il Vampiro che ride
Il Vampiro che Ride di Suehuirio Maruo ha decisamente un valore affettivo per la Coconino Press: questo stupendo Manga horror è stato infatti il suo primo libro, stampato nel 2000, anno in cui Igort decise di fondare la casa editrice in quel di Bologna. A distanza di oltre 14 anni dalla prima edizione, la Coconino ha deciso di riproporla ai lettori in due interessanti volumi, di cui uno inedito in Italia: il seguito ufficiale della storia (intitolato Paradiso) che, nel frattempo, Maruo ha completato. Fin dalla prima edizione, Il Vampiro che Ride) di Suehiro Maruo, suscitò un fortissimo scalpore, per la sua crudezza e la spietatezza.
Il primo volume dell’opera si apre tra le macerie di una città devastata da un tremendo cataclisma. Tra la morte, che ha colpito ovunque, si aggira una figura furtiva, che saccheggia ignobilmente i cadaveri. Scoperta dalla popolazione, viene costretta a rivelare il suo volto: una donna dal viso sfigurato, additata come un demone. La furia degli uomini non conosce pietà e la donna viene impiccata e sepolta. Ma la morte stessa si rifiuta di accoglierla, rimandandola sulla terra. E’ così che nasce la leggenda della “Donna Cammello”, vampiro assetato di morte e orrore. Con un salto del tempo, si ritorna poi ai nostri giorni, al Giappone moderno. Qui, Konosuke e Luna sono due alunni che vivono il dramma di una società crudele, priva di valori ,votata agli eccessi più depravati: pedofilia, prostituzione minorile, violenze, bullismo, dipendenze. E i due , schiacciati da questa società, finiranno per cedere alle lusinghe della donna vampiro, di cui diverranno feroci adepti. Nel secondo capitolo, Paradiso, Konosuke e Luna sono sempre in caccia e non cessano di mietere vittime da portare alla loro maestra,. Ma il loro destino cambierà quando si incrocerà con quello di Makoto, giovane alla ricerca della sorella Miko, custode di un terribile segreto. Quelle de Il Vampiro che Ride sono pagine di un horror assoluto, violento, distopico, al quale non si rimane è impossibile rimanere indifferenti, non esserne turbati nel profondo.

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