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Poesia

Noi volevamo nascere

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di Fiorella Cappelli

 

E’uno degli ultimi tomi pubblicati dalla poetessa Laura Puglia, apre con l’ introduzione di Eugenio Rebecchi. “Noi Volevamo Nascere”, edito da Blu di Prussia è una silloge, originale nell’esposizione si compone di lirichepreannunciate da un unico titolo per capitolo che le racchiude in una sorta di legame, come andatura del vivere. Cinque i capitoli. Nel primo: Il principe di Galles era chiassoso, i ricordi indossano la fanciullezza, personaggi e fatti vissuti si tramutano, complice la compostezza dei versi, in immagini che illustrano storie di vitasemplice di un tempo andato, suscitano quiete, tranquillità attesa… versi sciolti ma freschi e a tratti, caldi come tessuti dai colori chiari, vestono le stagioni: /in Primavera invece/uscivano colori chiari/ ed è attraverso la metafora delle stoffe che la poetessa fa emergere la vita con le sue forme vere:/il corpo umano era sempre imbottito/le spalle la schiena il colletto/ ma mai il petto/perché i seni erano veri erano grandi/ ed ancora eccola, la similitudine tra il corpo e madre natura, nel descrivere la pienezza, l’abbondanza, nel bellissimo passaggio: /le gonne a pieghe a campana/larghe lunghe e senza spacchi/nascondevano le forme/in genere abbondanti/sintomo di ricchezza/di campi di grano filari d’uva/; il passaggio della Primavera nell’infanzia vissuta: /In Aprile si usciva dalla nebbia/dalla cappa/Il suono delle campane tagliava gli spazi/con un brivido abbagliante/Era primavera finalmente/Il soprabito sofferto/aveva un colore pallido/verde rosa giallo/il più feriale possibile/.

All’interno di ogni capitolo:Lacrisi;Viaggi;Tessere Musive; Noi volevamo nascere; le tematiche trattate vivono il continuo fluire del verso libero che si fa messaggero di rievocate, viaggianti emozioni: Itaca,Venezia,Londra…Versi profondi, immersi tra ritmo ed intensità si lasciano attraversare, annusare, mentre dipingono, raccontano, cantano storie di vita osservata attentamente con gli occhi del cuore con la sensibilità dell’anima. Tutto il libro, nonostante la divisione in capitoli, mantiene una vita propria che scorre ininterrotta; come l’acqua che s’incanala ovunque, come il vento che sispinge in ogni anfratto… così è la poesia di Laura Puglia: ti inonda di vita e respiro. “Noi dovevamo nascere” per stupirci forse di ciò che sarebbe accaduto… e l’emozione sale al cospetto della meraviglia nei versi della Puglia dedicati a suo nipote:/Qui ora/mezzo metro di bambino/tiene in mano un sasso/per scaldarlo/un sasso mio che lui stringe forte/e parte gattonando/picchiando il pavimento/ridendo e piegando la bocca a incanto/e grida strane parole/in lingue anomale e lontane/… avvicinarsi alla poesia di Laura Puglia, colma di vita “viaggiante” induce il lettore a non ormeggiare i ricordi.

 

Laura Puglia

Noi volevamo nascere

Blu di Prussia, 2014

 

pp.68, Euro 9,00

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