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Maurizio Agostini: La Terra canta in Do. L’arma segreta di Guglielmo Marconi
Maurizio Agostini (Bologna, 1955) è uno scrittore impegnato nella diffusione di verità scomode dimenticate o seppellite volontariamente, sia attraverso il suo blog personale “StoriaSegreta.com” che attraverso i suoi romanzi. Scrive libri che aggiungono alla pura fiction approfondimenti storici e scientifici accuratamente taciuti dalle narrazioni ufficiali. Pubblica nel 2011 per Edizioni Pendragon “Aelia Laelia Crispis – L’enigma della Pietra” e nel 2019 in self-publishing “La Terra canta in Do – L’arma segreta di Guglielmo Marconi”.
A cura di Antonella Quaglia
«Ci presenta il suo thriller storico-scientifico La Terra canta in Do. L’arma segreta di Guglielmo Marconi?».
I miei libri hanno più chiavi di lettura. La pura fiction vede solitamente impegnati i miei protagonisti, Marcello e Francesca, a districare misteri più grandi di loro.
In questo caso sono stati coinvolti da una lontana discendente di Guglielmo Marconi, Eleonora, nel tentativo di svelare il segreto della sua ultima invenzione, il Raggio della Morte.
Oltre alla trama di fantasia però, emerge una figura storica di Marconi e della sua scienza frutto di una approfondita ricerca e che è molto idversa da come ce la si potrebbe aspettare.
Una apposita appendice bibliografica è messa a disposizione di chi fosse interessato ad approfondire gli argomenti storici e scientifici.
Più procedevo nella mia ricerca delle fonti e più scoprivo cose incredibili, non solo aspetti del grande inventore del tutto inediti ma anche misteri scientifici e storici che mi hanno lasciato allibito.
«Qual è il motivo che l’ha spinta a scrivere un romanzo basato sulla figura di Guglielmo Marconi?».
Marconi è il più grande inventore di tutti i tempi. La sua lucida follia ha plasmato l’intero mondo in cui viviamo. Più che la radio ha inventato i telefonini, la comunicazione biridezionale. E, insieme a Tesla, ha scoperchiato il vaso di Pandora delle onde elettromagnetiche che non ha ancora finito di stupire. Nonostante ciò è quasi totalmente ignorato sia in Italia che nella sua città natale, Bologna. Inoltre è stato confinato nella sua rappresentazione pubblica all’interno di un stereotipo che è molto diverso da quello che era veramente, nel bene e nel male.
Aveva bisogno di ottenere giustizia.
«Nell’opera La Terra canta in Do. L’arma segreta di Guglielmo Marconi ritroviamo gli “investigatori per caso” Marcello e Francesca, già protagonisti del suo precedente romanzo Aelia Laelia Crispis – L’enigma della Pietra. Vuole raccontarci qualcosa di loro? Come ne ha gestito la caratterizzazione?».
I miei due romanzi e anche i prossimi hanno gli stessi protagonisti, Marcello e Francesca. Marcello è un commercialista senza particolari qualità. Francesca un transessuale deliziosamente femminile dalla vita misteriosa. Cosa li unisca non si sa, ma in ogni caso la vita spericolata di Francesca stimola Marcello a trovare un senso in quello che fa. Un uomo normale che incontra Lucifero, né maschio né femmina come nella migliore tradizione esoterica, e ne resta affascinato.
In questo romanzo compare un altro personaggio, Eleonora, una giovane e bella scienziata che instaura con loro un manage a trois, simile per certi versi, a quelli a cui sembrava indulgere il grande inventore.
«Il mistero attorno a cui ruota la trama del romanzo La Terra canta in Do. L’arma segreta di Guglielmo Marconi riguarda una potente quanto controversa invenzione di Marconi, il “Raggio della Morte”. Di cosa si tratta nel dettaglio, e in che modo è riuscito a reperire le fonti necessarie per poterne parlare con attendibilità nella sua opera?».
Le prove che l’ultimo Marconi stesse lavorando a un’invenzione in grado di cambiare il mondo sono incontrovertibili. Nelle mie ricerche mi sono imbattuto in un simpatico ristoratore del lago di Garda, Livio Parisi, che aveva avuto l’ottima idea di ripubblicare , a sue spese, l’ultima intervista del Duce, ormai introvabile, in un libretto fuori commercio. Il documento è di importanza eccezionale e descrive gli esperimenti di Marconi fatti alla presenza del Duce stesso, confermando in pieno un racconto che Rachele Mussolini aveva fatto in una sua autobiografia.
Un recente libro di Marc Raboy, purtroppo non tradotto in italiano, ha portato poi alla luce una serie di documenti, in particolare dei servizi segreti del Duce, che confermavano la preoccupazione per quello che stava accadendo. Il Raggio della Morte era sì un’arma elettromagnetica potentissima ma soprattutto era un’arma che distruggeva le armi.
«Lei gestisce un blog molto particolare, StoriaSegreta.com. Di quali argomenti si occupa?».
Ho sempre mal sopportato le menzogne presentate come verità assolute.
In questo mi considero un perfetto erede di Marconi. Circondati da cotante falsità nasceva dal nostro cuore, sia in Marconi che in me, il tentativo di trovare una qualche ‘verità’, se non proprio ‘vera’ almeno ragionevolmente provata.
Ciò vale sia per la storia che per la scienza, che non fa eccezione.
Il blog si occupa sia di fatti curiosi ma accantonati perché poco opportuni, sia di veri e propri complotti tesi a imporre falsità storiche e scientifiche.
«In apertura dell’opera La Terra canta in Do. L’arma segreta di Guglielmo Marconi lei afferma: “questo non è un romanzo, né un saggio, né una profezia ma tutte queste cose insieme”. In che termini si parla di profezia?».
La frase vale per entrambi i miei romanzi. Sembra proprio che, se si vanno a consultare alcune profezie, si ritrovano impressionati analogie con quanto sta accadendo oggi. Nel romanzo ‘La Terra canta in Do’ le profezie di cui si parla sono quelle di Giovanni XXIII, sconosciute ai più. Sembra proprio che Papa Roncalli fosse a conoscenza dell’esistenza dell’arma marconiana. Saranno comunque due millenni più gli anni di Cristo.
«Nel suo ultimo romanzo ci sono riferimenti sia all’ordine dei templari che alla massoneria, come già accaduto nella sua opera Aelia Laelia Crispis – L’enigma della Pietra. Vuole parlarci della sua precedente fatica letteraria?».
Aelia Laelia Crispis è una famosa lapide conservata nel Museo medioevale di Bologna. Per antica tradizione esoterica sembra contenga il segreto della vita. Fu scolpita nei primi anni del ‘500 dai Frati Gaudenti, un misterioso ordine che ebbe un grande ruolo in città per più di due secoli. I suoi fondatori, Loderingo degli Andalò e Catano dei Malavolti furono messi all’inferno da Dante nel girone degli ipocriti. Ma i Gaudenti non erano solo monaci, erano anche alchimisti e forse il segreto della vita ce lo hanno tramandato davvero, nascosto nella loro misteriosa lapide.
Gaudenti, Templari e Massoni tramandano un’antica sapienza che molti fanno solo finta di non vedere.
Titolo: La Terra canta in Do. L’arma segreta di Guglielmo Marconi
Autore: Maurizio Agostini
Genere: Thriller storico-scientifico
Casa Editrice: Self-publishing
Pagine: 428
Prezzo: 15,00 €
Codice ISBN: 978-10-989-99-094
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