Natura
Matasaburo del vento e altri racconti
di Giovanni Graziano Manca
Miyazawa Kenji – Matasaburo del vento e altri racconti – 256 pagg., euro 16, Marsilio editori, Venezia 2022.
Nove racconti di uno scrittore originale e stranamente finora trascurato, raffinato letterariamente quanto profondo per temi trattati, sono il contenuto di questo libro di Miyazawa Kenji (1896-1933), giapponese della regione di Tohoku, nell’isola di Honshū, agronomo, poeta, autore di fiabe, devoto praticante buddhista, appassionato di musica, mineralogia, esperanto. Caso unico nella letteratura nipponica moderna, Kenji offre con questi racconti un saggio di grande scrittura: coinvolgente e poetico, delicatamente fiabesco, sensibile, fantasioso, amante della natura e della vita semplice vissuta in armonia con il creato e con i propri simili, Miyazawa Kenji può essere letto anche alla luce dei gravi problemi ambientali e di convivenza tra gli uomini che affliggono attualmente il nostro pianeta. Sotto questi particolari aspetti, anzi, potremmo dire che le storie presenti nel libro rivelano di essere straordinariamente attuali e che le stesse denotano il possesso, da parte dell’autore, di una personalità amabile, gentile, profondamente umanistica. Che Kenji fosse dotato di una personalità siffatta appare peraltro confermato da note biografiche che lo riguardano. Secondo queste ultime, durante la sua breve esistenza (malato di tubercolosi, muore alla giovane età di 37 anni) Kenji si impegna con l’intento di migliorare le condizioni di vita, sia materiali che spirituali, dei contadini dei luoghi che lo videro nascere, in particolare al fine di elevare il livello di istruzione dei loro figli e fornire loro insegnamenti di agronomia, lettere e musica coinvolgendoli in molteplici attività culturali e naturalistiche.
Gli immaginifici racconti di Miyazawa Kenji, che possono iniziare così:
“A nord della fattoria Koiwai si trovano quattro foreste di pini neri. Quella più a sud è la foresta dei lupi, a seguire vi sono la foresta dei colini di bambù e la foresta dei pendii neri, e all’estremità settentrionale si trova la foresta dei ladri. A raccontarmi come si sono formate queste foreste e come mai abbiano questi nomi cosi peculiari fu un enorme masso al centro della foresta dei pendii neri […]”,
oppure così:
“La strega delle nevi si era spinta lontano. Le orecchie da gatto e i capelli grigi scarmigliati, aveva attraversato le scintillanti nubi increspate dei picchi a ovest e si stava dirigendo lontano.”,
o ancora in altri modi che denotano il possesso da parte sua di una fantasia fervidissima, appaiono come il frutto di una evidente predilezione: quella dello scrittore del sol levante per le atmosfere bucoliche fantastiche e fiabesche. Nondimeno, come rileva in introduzione Alberto Zanonato curatore di questa raccolta di scritti, i racconti di Kenji parlano una lingua universale, sono profondi e complessi e solo apparentemente di facile lettura.
Miyazawa Kenji – Matasaburo del vento e altri racconti – 256 pagg., euro 16, Marsilio editori, Venezia 2022.
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