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Margaret Atwood – I diari di Susanna Moodie
Nome di poeta
“Il nome che più dura e più onora”
Dante Alighieri, Purgatorio, canto XXI, 85
Margaret Atwood, I diari di Susanna Moodie, a cura di Biancamaria Rizzardi, Piovan Editore (Collana La Colchide, 2), testo in inglese a fronte, con sei collages dell’autrice.
Questa raccolta di poesie segna il punto più alto nell’opera di una scrittrice che oggi è universalmente riconosciuta come una delle voci più significative nel mondo di lingua inglese. Margaret Atwood, nata ad Ottava nel 1839, è una poetessa e scrittrice canadese di lingua inglese. È fondamentale nella sua poesia, come nella prosa e nella saggistica, il tema della donna, parallelo al tema della terra canadese, che compare come luogo reale e allo stesso tempo mitico e immaginario. Vincitrice di prestigiosi premi, tra i quali il Giller Prize nel 2003, tra le finalisti del Booker Prize e nel 2008 le è stato assegnato il premio Principe delle Asturie.
Nella postilla al libro Margaret Atwood scrive che queste poesie nascono da un sogno. Immaginava di assistere a un’opera da lei scritta su Susanna Moodie.
Susanna Strickland nata il 6 dicembre del 1803 in un paesino del Suffolk, presso Bungvay, dove visse insieme con il fratello Samuel e cinque sorelle nella casa paterna, in un’atmosfera tipicamente vittoriana. La vita raffinata e agiata diventò per Susanna un ideale a cui tendere e per cui vivere. Il ricordo di questo periodo rese ancora più drammatica la una condizione futura di emigrata. Cominciò a scrivere molto giovane, a 19 anni diede alle stampe il suo primo romanzo. Nel 1831 sposò il tenente J.W. Dunbar Moodie e diede alle stampe una raccolta di poesie. L’anno successivo 1831 i due giovani sposi emigrarono nel Nuovo Mondo, iniziando una vita da pionieri in Canada, a Douro. Susanna, durante gli anni in cui rimase in questa parte selvaggia del Canada, fu così impegnata nello sforzo di sopravvivere nella nuova terra che non poté dedicarsi all’attività letteraria. Solo quando il marito fu nominato sceriffo del distretto di Vittoria, la famiglia poté abbandonare la difficile vita nella “wilderness” e trasferirsi a Belleville (1939). Qui Susanna riprese a scrivere, diventando la principale collaboratrice della rivista The Literary Garland. Pubblicò tra il 1839 e il 1851 settantacinque poesie e venti scritti in prosa su varie riviste. Alla morte del marito avvenuta nel 1869, Susanna Moodie si trasferì a Toronto, dove morì nel 1885.
Alessandra Sofisti
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