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Lo Zibaldone

Mai stata meglio

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Il romanzo d’esordio della canadese Monica Heisey racconta con uno stile moderno e una dirompente ironia il divorzio e la rinascita della ventinovenne Maggie

di Elena D’Alessandri

Nel novero degli eventi più stressanti nella vita di un individuo, il divorzio detiene una posizione di tutto rispetto, al terzo posto sul podio! E Maggie, la protagonista del romanzo di esordio di Monica Heisey, “Mai stata meglio”, in libreria dallo scorso 24 gennaio con Harper Collins (384pp, 18 Euro) non ne è certamente all’oscuro. Maggie vive a Toronto, è una dottoranda e il suo matrimonio con il suo fidanzato di lunga data, Jon, è andato in frantumi dopo appena 608 giorni.

“Il mio matrimonio è finito perché ero crudele. O perché mangiavo a letto. O perché a lui piacevano la musica elettronica e i film complessi sugli uomini in mezzo alla natura selvaggia”.

 

E come spesso avviene, quando l’altra metà se ne va – per giunta portando con sé il gatto – il mondo tende a richiudersi su di noi lasciando un senso di impressionante solitudine e senso di colpa. Ed è proprio questo che accade anche a Maggie che, nelle prime settimane in cui si ritrova sola e squattrinata in quell’appartamento in affitto che era stato il loro nido e che non sa neppure bene come pagare, oscilla tra incredulità e lacrime ordinando hamburger alle 4 del mattino e riempiendo carrelli di negozi online di oggetti per la casa.

La tristezza delle prime pagine cede quindi il passo alla consapevolezza e alla reazione… o almeno al desiderio di riprendersi una vita sessuale, spinta in questo dagli amici di una vita, con cui condivide una chat di gruppo. Ed è così che Maggie dopo qualche tentennamento si trasferisce nel seminterrato di una collega a sua volta neo divorziata “Lasciare l’appartamento fu meno straziante a livello emotivo di quanto mi aspettassi. “Continuare a vivere nel mausoleo della tua vecchia relazione tutto sommato non era l’opzione più salutare” affermò Lauren, trascinando un tavolino sgangherato sul marciapiede affinchè lo prendesse qualcuno più giovane e più disperato di noi” e inizia a uscire con soggetti (a volte rocamboleschi) conosciuti su Tinder.

Maggie è infatti un’eroina del nostro tempo, una ‘Bridget Jones dell’era degli smartphone’. Basti pensare che la mattina in cui Jon se ne va, Maggie si scatta un selfie con la sua faccia triste che poi provvede a modificare per nascondere le occhiaie. Ma il risultato è tutt’altro che superficiale.

‘Mai stata meglio’ è infatti un romanzo intelligente e al contempo caustico e divertente frutto di una penna ‘ben affilata’ – la Heisey ha scritto per diversi programmi televisivi di successo – rivolto a tutte le donne che hanno paura di sbagliare e di rialzarsi. L’autrice non solo descrive un dolore in cui è facile identificarsi, ma segue la protagonista per un anno di avventure il cui unico obiettivo è provare a farcela, sbagliando e poi sbagliando ancora una volta e offrendo interessanti spunti di riflessione sull’incertezza dell’amore, della vita, della felicità.

 

 

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