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Magia di una crociera

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di Roberto Riccardi*
Sono un marinaio della “Nave dei Libri per Barcellona” dalla prima edizione. Ogni volta per me è un’avventura straordinaria, perché appena sono a bordo respiro aria di cultura: la libreria già allestita sul ponte, il programma annunciato prima ancora di salpare, l’ambiente aperto e accogliente di persone che, soddisfatta una curiosità, ne hanno sempre di nuove da inseguire.
Per tutta la traversata gli eventi si rincorrono: letterari, musicali, teatrali, cinematografici.
La sera dopo a Barcellona ci attende la festa. È la Giornata Mondiale del Libro, fissata il 23 aprile perché in quel giorno, nel 1616, morirono due giganti del calibro di Shakespeare e Cervantes. E nel capoluogo catalano conosce la sua massima espressione.
Si festeggia anche il patrono locale, San Giorgio, che con una felice immagine adattata all’evento… “uccide il drago dell’ignoranza”.
È tradizione che per la circostanza l’uomo regali una rosa e la donna un libro, ma oggi nulla vieta di fare il contrario. Sta di fatto che tutte le Ramblas quel giorno sono piene di libri e di rose, gioia per gli occhi e per la mente.
Nelle librerie cittadine, agli angoli delle strade, i grandi Autori firmano le proprie copie. Ricordo di aver salutato, come può farsi con un vecchio amico, Yehoshua, Marías, Pennac e tanti altri. L’incontro è proprio la cifra di questa crociera letteraria: si presenta un libro a bordo, magari in un bar, e finito l’evento si resta al tavolo con i lettori a chiacchierare, in attesa dello sbarco.
“Nave dei Libri per Barcellona”: ogni parola del titolo mi rapisce e mi affascina. Il mare è la strada più bella per viaggiare, perché mentre noi ci muoviamo l’orizzonte si sposta un po’ più lontano. Ma la nave è anche un luogo letterario, fin dagli albori della civiltà.
Basti pensare agli Argonauti, che navigano verso oriente per conquistare il vello d’oro. Oppure all’Eneide e all’Odissea, che a forza di remi e di vento ci svelano il Mediterraneo e gli abissi dell’anima.
A Ulisse non basta neppure il Mare Nostro, incita i suoi uomini a superare le colonne d’Ercole. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per servir virtute e canoscenza”: può esservi ragione migliore per il viaggio, che è metafora pure dell’umana esistenza?
Passando ai Libri, ognuno di loro è un mondo, una vita in più. Non potrei stare senza leggerne e scriverne.
E infine c’è Barcellona, una città meravigliosa, che consiglio di raggiungere portando nello zaino “La cattedrale del mare” di Falcones, “Omaggio alla Catalogna” di Orwell, le indagini di Petra Delicado o le biblioteche del mistero di Zafón.
È un’esperienza da regalare a noi stessi, che a un mese dall’accensione dei motori mi fa sorgere una sola domanda: “Amici, cosa aspettiamo a partire?”.
*Riportiamo questo articolo del Generale dei Carabinieri Roberto Riccardi, autore di diversi libri per Einaudi, Mondadori, Rizzoli, Giuntina, E/O, scritto su richiesta di Fogli e Viaggi www.foglieviaggi.com che ben rappresenta lo spirito della Nave dei Libri
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