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Macerie prime sei mesi dopo
Zerocalcare continua a tracciare il suo percorso nella letteratura a fumetti, raccontando i fatti suoi, proprio come faceva Proust, con le madeleines tipiche del ragazzotto cresciuto a Rebibbia invece che in un’aristocratica Combray di fantasia. Il segreto di Zerocalcare è che raccontando i fatti suoi narra le vicende di un’intera generazione, e non solo … visto che riesce – mica facile! – a mettere d’accordo in un’identica passione me (58 anni) e mio figlio (21), passando per mia moglie (39). Ecco, questa magia soltanto la vera letteratura è capace di compierla, perché ognuno di noi trova se stesso nei personaggi di Zerocalcare. L’impiegato frustrato s’immedesima nella ragazzina costretta a lavorare per un’azienda che produce forchette a cinque punte e impone ai dipendenti di credere nella missione che stanno portando avanti. Il ragazzino che vive in una realtà marginale ha l’imbarazzo della scelta, tra Cinghiale che si arrende al matrimonio e mette al mondo un figlio, un ex coatto che fa il professore, persino chi vive immobile e – nonostante l’età – non riesce mai a decidere. Macerie prime sei mesi dopo va letto dopo Macerie prime (uscito nel Novembre 2017) anche se l’autore raccomanda di non rileggere il volume precedente, perché i personaggi della storia si sono persi di vista per sei mesi, quindi è giusto che anche il lettore li ritrovi come stanno per ritrovarsi loro. Zerocalcare è se stesso, il disegnatore di fumetti alle prese con la sua ansia da prestazione, con il suo armadillo che l’accompagna sin dal primo libro (La profezia dell’armadillo) e un panda truffaldino che gli mostra una realtà camuffata. La storia è popolata da tutti i suoi amici, il mondo che frequenta, quando non è in giro per presentazioni e non deve vedersela con arroganti energumeni che si sentono offesi dagli spunti satirici delle vignette. Non cambia il tema del romanzo a fumetti, una nuova puntata delle gesta di Zerocalcare, come sempre impegnato nel tentativo di crescere e diventare uomo, ma in preda a una perenne sindrome da Peter Pan che lo fa scappare di fronte alle responsabilità. Notevole la parte metaforica che si alterna alle pagine in cui Zerocalcare narra le vicende in tempo reale, che giunge a compimento solo nelle ultime pagine per decretare il fallimento di una generazione e di tutti i suoi ideali. Mi considero un fan di Zerocalcare, al punto che non riesco a essere obiettivo, ma fidatevi se vi consiglio di leggere Macerie prime sei mesi dopo e di recuperare l’intera collezione delle sue opere, edite dalla benemerita Bao Publishing.di Gordiano Lupi
Zerocalcare
Macerie prime sei mesi dopo
Bao Publishing – 2018
Euro 17 pag. 190
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