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L’uomo che inventò il Cristianesimo
Per questo si nomina di rado. Aveva un caratteraccio, polemico e piuttosto fanatico, non piaceva alla gente!
Si arrabbiava, si infuocava facilmente nella sua predicazione, non era carino e dolce come San Francesco, che parlava con gli uccellini.. tutt’altro.
Era anche bruttino, se proprio la vogliamo dire tutta, piccolo e tozzo, ma in compenso era dotato di forza una fisica e mentale, del tutto eccezionale.
Con un temperamento focoso e un intelligenza vivida, fu colui che fece del Cristianesimo un movimento di idee mondiale, esportandolo dalla piccola regione della Giudea in ambito Ellenistico e Romano.
Il mondo che contava.
Non conobbe mai di persona Gesù, di cui inizialmente fu accanito oppositore, ma di cui all’ improvviso divenne il più fiero difensore, divulgando il suo Verbo ovunque.
Folgorato sulla via Damasco – come ci hanno raccontato le memorie – ebbe una rivelazione improvvisa della sua missione sulla Terra: testimoniare il Vangelo.
E lo fece con tutto se stesso, senza risparmiarsi alcuna sofferenza o persecuzione.
Macino’ migliaia di chilometri a piedi per evangelizzare i popoli, ed affrontò viaggi per mare degni un grande avventuriero, passandone di tutti i colori, fino all’estremo gesto della morte per decapitazione, inflittagli dai Romani.
Ebbe la disgrazia infatti, di arrivare a Roma proprio dopo il famoso incendio di Nerone ( 64 d.C. ) che fece ricadere la colpa sui cristiani, con conseguenze terribili di morte ed esecuzioni feroci.
La testa di San Paolo – così vuole la leggenda – rimbalzò tre volte sulla terra, e ad ogni rimbalzo sgorgò una fontana d’acqua pura. Per questo gli dedicarono la chiesa delle Tre Fontane, prima ancora della grande basilica di San Paolo che tutti conosciamo nel quartiere di Ostiense, e che è una delle sette chiese del circuito giubilare ancora oggi.
Forse la sua figura, molto ammirata in passato da menti eccelse come Nitche, merita finalmente una rivalutazione del ruolo che questo piccolo grande uomo ha giocato nella storia della religione e in definitiva della nostra cultura, cosa che ho tentato di fare con questo libro che spero leggerete”. ”
Più o meno con queste parole accompagnate dal suo eloquio colto e raffinato, con quella voce pacato da incantatore di serpenti che in tanti anni di Rai abbiamo imparato a conoscere e ad amare, Corrado AUGIAS ha raccontato il suo ultimo libro alla serata finale di Velletri LIBRIS
E come si fa a non leggerlo?!?
“PAOLO, l’ inventore del Cristianesimo” Rai libri.
______________di Laura Frangini.
Due parole su Velletri LIBRIS è una bella rassegna di incontri con autori e scrittori, molto consolidata, che si è svolta nel chiostro della Casa delle Culture, nel cuore più antico della cittadina castellana. La rassegna è curata dalla Mondadori bookstore con la Fondazione De Cultura , in collaborazione con una cordata istituzionale che parte dal Comune e arriva alla Regione Lazio, passando per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani, e varie aziende vitivinicole del posto.
Una rassegna che cura anche un Premio dedicato a narratori emergenti, di cui sono stati raccolti i racconti in una antologia in vendita al pubblico presente.
Molte le proposte di quest’anno diverse nel linguaggio e nei temi, ma tutte fondate su una grande attenzione per la interiorità e la quotidianità del vivere.
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