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Lo Zibaldone

Loris Palmieri: “Saat Baar. Una vita, sette morti”

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Loris Palmieri (Vimercate, 1984) è uno scrittore e musicista. Ha lavorato inoltre come redattore curando la pagina di informazione musicale e scouting presso un giornale locale e ha creato un sito internet dedicato ad artisti emergenti (recensionimusicali.com). “Saat Baar. Una vita, sette morti” (Self-publishing, 2020) è il suo romanzo d’esordio.

 

 

«Ci presenti il tuo nuovo romanzo Saat Baar. Una vita, sette morti?».

 

Questo libro è essenzialmente una intensa riflessione sulla vita, sull’esistenza in genere; ho voluto raccontare la storia di un uomo comune che, per la prima volta nella sua vita, si trova difronte ad un grosso problema da risolvere, il più difficile; scoprire se stesso. Come spesso accade nella vita il momento difficile è preceduto da un evento positivo, spesso proprio dall’innamoramento. È infatti grazie all’amore che riusciamo a trovare l’energia per compiere questo grande passo, quella è l’occasione per iniziare a vivere intensamente e cambiare prospettiva. Ci tengo a precisare che “il mezzo del cammin di nostra vita” come lo intendeva Dante Alighieri, è un argomento ampliamente trattato in molti testi, ma io ne ho voluto dare una visione alternativa ed estremamente attuale. Oltre ad essere attuale questo testo ha la netta presunzione di raccontare la morte, la morte come concetto, la morte di un periodo, di un modo di essere o di pensare, la morte come sola via per la rinascita, una rinascita e quindi un evoluzione della consapevolezza. Questo testo dà una visione alternativa e sorprendentemente ottimistica della vita, gradualmente sfogliando i vari capitoli si seguirà il percorso di Carlo nella sua evoluzione mentale e spirituale.

 

«Carlo Perzieri è il protagonista della storia raccontata in Saat Baar. Una vita, sette morti. Quali sono state le fonti di ispirazione per il suo personaggio? Hai tratto spunto anche dalla tua esperienza personale?».

 

Ho preso spunto da vicende personali in minima parte ma nelle riflessioni a fine capitolo sono “io” quasi al cento per cento. Non nascondo che nella mia vita personale ho dovuto affrontare diverse sfide; ma è stato proprio quando sono venuto a conoscenza delle pratiche esoteriche e alchemiche che ho voluto sperimentare fortemente. È un percorso che deve essere innanzitutto cercato e fortemente voluto, accettare i periodi bui e sfruttare questa energia che: la rabbia, la tristezza e quindi l’ansia, ci “regalano” e trasmutarla in energia positiva per migliorare. Mai come ora nel periodo storico che stiamo vivendo; tutto questo disagio è materiale utile per evolvere e diventare persone migliori, sembra assurdo, lo so, pensare che dalla tristezza possa nascere felicità, ma è proprio così. Come diceva Fabrizio De Andrè “dal letame nascono i fior”.

 

«So che Saat Baar. Una vita, sette morti non è solo un libro ma anche un progetto artistico e letterario da te autoprodotto e autofinanziato. Vuoi parlarcene?».

 

Mentre terminavo la scrittura, mi accorgevo pian piano di quanto questo libro fosse particolare; intendo ad esempio il fatto di terminare i capitoli con una poesia ed il fatto che queste semplici poesie nascondessero dei concetti esoterici ed ermetici al loro interno; ho quindi evidenziato graficamente queste frasi, che poi rappresentano il pensiero inconscio del protagonista.

Ora questa particolarità era sempre più evidente e non volevo assolutamente scendere a nessun compromesso con le case editrici che in concreto mi sconsigliavano di avere diverse formattazioni nel testo. Ho quindi evitato la filiera tradizionale e rifiutato anche ottime proposte per avventurarmi in un progetto imprenditoriale a tutti gli effetti.

Ciò che farò con questo e con i prossimi libri (già in lavorazione) è, non semplicemente creare un libro e darlo in pasto ai lettori, ma cercare il più possibile di caratterizzare il prodotto, partendo dal concetto di libro fisicamente (formattazione del testo, illustrazioni) fino ad arrivare alla divulgazione, coinvolgendo i lettori a collaborare con il tema trattato; potranno collaborare inviando disegni o filmati da loro creati e quant’altro possa essere inerente al libro. Tutto questo materiale verrà collegato al progetto in sé; per quanto riguarda le illustrazioni potranno essere ad esempio inserite in versioni successive alla pubblicazione standard.

 

«Hai definito Saat Baar. Una vita, sette morti un romanzo esoterico basato sull’alchimia trasformativa. Che cosa vuoi intendere?».

 

C’è un po’ di confusione nel termine “esoterismo” spesso si pensa essere inerente alla magia o all’occulto o addirittura al “diavolo”. Bene questo è totalmente falso poiché il concetto di esoterismo è essenzialmente tutto ciò che non è facilmente compreso dalla massa o che era volutamente nascosto nella storia. Esoterici sono anche questi concetti di trasmutazione del dolore in energia positiva, e ormai non possono più essere considerati tali perché è scienza. Anche gli scienziati si stanno adeguando ad una nuova cultura, penso ad esempio alla meditazione trascendentale che ora ha anche una spiegazione scientifica, oppure alla fisica dei quanti. L’alchimia trasformativa contemporanea non è l’alchimia in sé come era intesa nel medioevo e da dove appunto deriva la chimica odierna, ma appunto la scienza del cambiamento interiore, più specificatamente riconducibile alle scienze legate alla psiche.

 

«Hai organizzato un Book Tour molto particolare per il tuo romanzo. Voi raccontarci come funziona?».

 

Il book tour è iniziato bene e purtroppo ho dovuto fermarmi per ragioni evidenti legate all’emergenza sanitaria. L’idea era quella appunto di non fare delle semplici presentazioni classiche in libreria, ma piuttosto di incontrare persone comuni e regalare una copia (in totale sette) di Saat Baar. In questo modo voglio capovolgere l’attenzione spostandola dall’autore al lettore, ho cercato di coinvolgere locali e caffè letterari che il più delle volte erano completamente all’oscuro di tutto. Sono comparso prepotentemente e ho strappato un intervista da divulgare poi sui canali social, continuerò in questo appena sarà possibile.

 

«Qual è stato il tuo percorso artistico, sia per quanto riguarda la scrittura che per la tua attività in campo musicale? Hai qualche consiglio da dare a chi vuole seguire la strada della creatività?».

 

Ho avuto un rapporto abbastanza difficile con la mia vena artistica, ho cercato in tutti i modi di nasconderla e di evitare che questa venisse fuori, in effetti ho sempre dovuto accantonare l’arte e dare spazio al lavoro per motivi di necessità; come un boomerang mi ritorna sempre in diverse forme, quella della scrittura è sicuramente la più prepotente. Ho iniziato a scrivere da subito a 15 anni con il primo computer e da lì non mi sono più fermato, la musica è stata un timido pretesto per scrivere. Ho studiato come tecnico del suono live e produttore musicale e ho creato due dischi totalmente prodotti da me, mi accorgo di non esser mai stato un bravo cantante ma quella voglia di scrivere e creare suoni mi è rimasta e non riesco a farne a meno, perciò appena ho due minuti liberi non evito di sfogare questo daimon in qualche modo.

Non sono io l’artista che può permettersi di insegnare, ma posso dire che; se un evento ha anche solo una possibilità di accadere, allora prima o poi uscirà fuori e ci proverà; proprio come sto facendo io.

 

«So che con la tua associazione artistica stai cercando di organizzare la prima rassegna letteraria italiana dedicata al self-publishing. Come si svolgerà l’evento?».

 

Appena tutta la situazione attuale tornerà stabile potremmo portare avanti il progetto. Tutto era previsto per l’inizio dell’estate ma evidentemente dovremmo rimandare a data da destinarsi. Comunque l’idea è quella appunto di creare un evento dedicato solo al mondo del self publishing e raccontare ai visitatori tutto ciò che è un progetto imprenditoriale nel mondo dell’editoria, partendo da come scrivere un libro fino a come promuoverlo. Coinvolgeremo tutte le categorie inerenti al settore; divulgatori, scrittori, editor, uffici stampa, grafici, correttori di bozze, traduttori, esperti in social media marketing. Tutto per far conoscere al pubblico questo mondo nuovo in ambito letterario e sdoganare il falso concetto che lo scrittore indipendente sia uno scrittore rifiutato dall’editoria classica.

 

 

 

Titolo: Saat Baar. Una vita, sette morti

Autore: Loris Palmieri

Genere: Romanzo psicologico/esoterico

Casa Editrice: Self-publishing

Pagine: 208

Prezzo: 14,98 €

Codice ISBN: 979-12-200-58-179

 

 

Contatti

www.saatbaar.it

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https://www.youtube.com/watch?v=zsr9preFqew

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https://www.amazon.it/Saat-Baar-vita-sette-morti/dp/B082BY42N5/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=saat+baar&qid=1584552911&sr=8-1

 

 

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