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Lo scoiattolo della penna: Calvino raccontato ai ragazzi

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di Irene Toppetta

Raccontare uno scrittore, scoperto da ragazzo, ad altri ragazzi: questo è ciò che fa Giorgio Biferali in Italo Calvino. Lo scoiattolo della penna (La Nuova Frontiera, 2017).

Un libro fresco, quasi spensierato, impreziosito dalle illustrazioni di Giulia Rossi, attraverso il quale si conosce Calvino come in un’avventura, in una sorta di saggistica dall’andamento narrativo, che Biferali sembra prediligere.

 

Il libro ci racconta le prime passioni di Italo Calvino, e la sua esperienza fondamentale, la Resistenza, che segna tutto ciò che lui scriverà  e dirà in seguito.

Proprio della Resistenza parla il primo romanzo di Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno (1947): la Resistenza vista attraverso gli occhi di un bambino. Quando lo legge, Cesare Pavese ne è fortemente colpito, e dice che Calvino è uno “scoiattolo della penna”, che si arrampica sulle piante “più per gioco che per paura” e osserva la vita dei partigiani come se si trattasse di “una favola di bosco”.

Gli anni ’50, per Calvino, sono quelli dell’impegno in casa editrice, si occupa dei libri degli altri, ma trova il tempo anche per la stesura dei suoi romanzi, quelli che andranno a formare il ciclo dei Nostri antenati. Nel 1963, mentre l’Italia conosce il boom economico, viene pubblicata la storia di Marcovaldo, alla quale Calvino lavorava fin dagli anni ’50. È la storia di un padre che, per lavorare in una ditta, si trasferisce dalla campagna alla città. Sempre nel 1963, Calvino racconta l’esperienza di Amerigo Ormea ne La giornata d’uno scrutatore, dove ciò che accade in un giorno può trasmettere la lezione più importante della vita. E poi arriva un personaggio dal nome difficile da pronunciare, Qfwfq, il primo innamorato della storia, il protagonista delle Cosmicomiche (1965) e di Ti con zero (1967).

Nel 1972, il diario di viaggio che Calvino tiene, nel quale prende appunti sui suoi viaggi reali e immaginari, diventa un libro, Le città invisibili. Nel ’73, lo scrittore ci regala Il castello dei destini incrociati, nel ’79 Se una notte d’inverno un viaggiatore e, nel 1983, l’ultimo romanzo, Palomar. Nel 1985, Calvino viene invitato in America dall’Università di Harvard, per tenere delle conferenze sulla letteratura. Non farà in tempo ad andare, ma sua moglie Esther, qualche anno dopo la sua morte, raccoglierà le carte di quelle che saranno le Lezioni americane.

Il  libro di Biferali è davvero stimolante, invita a leggere Calvino per scoprire il suo mondo sospeso fra il reale e l’immaginario. Stimola i ragazzi alla lettura e ricorda agli adulti quanto sia bello e salutare riuscire ancora a trovare spazio per l’immaginazione.

Giorgio Biferali

Italo Calvino. Lo scoiattolo della penna

La nuova frontiera, 2017

pp.87, Euro 13.50

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