Filosofia
Lo schiavo ribelle: rendersi liberi grazie alla filosofia
Siamo davvero liberi? Possiamo esserlo? Il dilemma è di quelli senza tempo e oggi più che mai, in una società sempre più complessa, siamo alla ricerca di una risposta. In palio ci sono la nostra felicità e la libertà. Passano gli anni e i secoli e l’uomo si sente priogioniero di limiti. “L’uomo nasce libero ma ovunque è in catene” è il celebre esordio di Rousseau nel Contratto Sociale, ad indicare che la “prigionia” di cui ci lamentiamo e di cui non riusciamo a liberarci completamente non nasce con l’uomo ma è l’uomo stesso a crearsela durante la propria vita. Come mai?
Viviamo quotidianamente situazioni in cui siamo intrappolati, in cui le scelte che abbiamo di fronte sono limitate. Limitate dalle paure, dalle incertezze, dalla rabbia, dall’ignoranza, dall’irrazionalità. Insomma, siamo in qualche modo prigionieri dei limiti che il nostro corredo genetico e l’ambiente in cui viviamo ci impongono. E in fondo non è colpa nostra, perché è così che veniamo al mondo: schiavi della natura e della società.
Come uscirne? La risposta di Michele Flammia, insegnante di filosofia e autore del bellissimo saggio “Lo schiavo ribelle” per la collana Biblioteca Filosofica di Primiceri Editore, non ha dubbi: è la filosofia che ci rende liberi. Ecco perché ha senso studiarla e praticarla.
L’autore, nell’introduzione al volume, racconta il significativo aneddoto dell’incontro di Alessandro Magno, il conquistatore macedone, con Diogene di Sinope, un filosofo molto noto ai suoi tempi. Alessandro era, per così dire, un grande appassionato di filosofia. Da ragazzo aveva avuto come precettore uno dei più celebri filosofi di sempre, Aristotele, che gli aveva trasmesso l’amore per questa disciplina. Diogene era invece un filosofo molto particolare. Credeva che lo scopo della filosofia fosse quello di rendere l’uomo autosufficiente, di liberarlo da qualsiasi bisogno. Perciò viveva senza possedere praticamente nulla, a parte una botte vuota che usava come casa. Aveva una ciotola per l’acqua, ma dopo aver visto un bambino bere usando le mani, decise che anche la ciotola era superflua. Un giorno Alessandro decide di far visita al celebre Diogene. Il filosofo è disteso al sole quando il grande sovrano con il suo seguito gli si presenta di fronte in tutto il suo splendore e gli dice: “Chiedimi tutto quello che vuoi!“. Diogene gli risponde: “Spostati dal sole” .
Michele Flammia ci guida, quindi, in un affascinante dialogo filosofico tra le diverse discipline scientifiche, dalla psicologia alla biologia, passando per le neuroscienze, attraverso innumerevoli curiosità e aneddoti insoliti, dalle piante razziste ai processi ai maiali. Il risultato è un saggio divulgativo che incuriosisce e appassiona grazie ad un linguaggio chiaro e comprensibile, capace di catturare l’attenzione e stimolare la riflessione, ma anche un esempio concreto di come la pratica filosofica possa realmente migliorare la vita di tutti i giorni.
In un anno così difficile come quello che stiamo per lasciarci alle spalle, il libro di Flammia risulta uno stimolo per guardare positivamente avanti.
Lo schiavo ribelle. Come la filosofia può renderci davvero liberi
(Michele Flammia)
Collana Biblioteca Filosofica
Primiceri Editore, Padova, 2020
Pagine 208, € 15
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