Lo Zibaldone
L’impero dell’aria
(Recensione di Andrea Coco)
Louis Mouillard, chi era costui? Nei testi di storia dell’aviazione si legge che è stato un pioniere francese del volo umano, convinto che volo degli uccelli potesse essere imitato con macchine ideate e costruite dall’uomo e incitava con fervente passione i suoi contemporanei ad “osare” e approfondire gli studi su questa affascinante materia.
E a sostegno di una simile teoria ha scritto L’Empire de l’Air, pubblicato nel 1881 a Parigi e tradotto per la prima volta in lingua italiana dalla casa editrice LoGisma, in cui ha descritto con molta attenzione la natura e il volo di numerosi uccelli, raccontando i suoi (sfortunati) tentativi portati avanti con semplici macchine volanti.
Mouillard era senza dubbio un sognatore, un attento osservatore della Natura, caparbiamente convinto della verità espressa nelle sue affermazioni su argomenti scientifici, sicuro che provenissero da una attenta osservazione e dalla comprensione dei fenomeni osservati.
Nonostante la sua impreparazione scientifica, la fama di Louis Mouillard va attribuita alle molte intuizioni di cui era sostenitore. Ad esempio quando affermava che «l’alluminio è il metallo per l’aviazione» (1891) o che «il razzo è il motore, il propulsore» (1894).
L’impero dell’aria è una lettura d’antan, veramente godibile per la prosa e lo stile dell’epoca, densa di osservazioni appassionate e acute, talvolta anticipatrici talvolta più visionarie e anche semplicemente ingenue, ma che ci fanno comunque apprezzare la grande passione per il volo di un uomo che è stato praticamente contemporaneo di Otto Lilienthal, ma che non ha fatto in tempo a sapere che i fratelli Wright ce l’avevano fatta. Un libro che gli amanti del volo devono avere nella propria libreria.
2017, LoGisma
pp. 176, euro 16,50
Traduzione di Carlo Zorzoli

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