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Librerie storiche: la Luxemburg, l’orgoglio di Torino

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È nella Top 10 delle librerie più belle del mondo. La libreria, aperta nel lontano 1872, è la più antica della città di Torino e un importante riferimento per gli appassionati della lettura.

DI ALESSANDRA CIGNITTI

 

Sono posti magici, le librerie, luoghi in cui il tempo sembra essere sospeso. Sarà l’odore della carta, saranno i corridoi lunghi e gli scaffali strapieni: qui, tutto sembra condurci verso infinite storie, tutto è un invito è lasciarsi trasportare dalle pagine e perdersi nelle righe fitte di parole. L’Italia è disseminata di librerie storiche e Torino – legata a doppio filo al mondo editoriale, città di scrittori ed editori, a partire dal Salone del Libro – ospita numerose librerie indipendenti, piccoli e grandi spazi dove poter spulciare titoli ed autori alla ricerca del prossimo colpo di fulmine da mettere sul comodino. Tra esse, una merita una menzione particolare: la Libreria Internazionale Luxemburg in via Cesare Battisti, in uno degli angoli più belli di Torino, con le vetrate rivolte a piazza Carignano e l’ingresso che sbircia verso piazza Castello.  La sua storia inizia nel 1872, quando viene aperta come filiale della libreria genovese Le Beuf. Francesco Casanova, libraio e appassionato editore, la rileverà per pubblicare le prime opere di Verga e di De Amicis. Dagli anni ’70 del ‘900 la Libreria Internazionale Luxemburg si caratterizza per la sua sezione dedicata alla narrativa angloamericana: The British Bookshop. Dal rapporto stretto con  prestigiosi editori quali Gallimard, Anagrama, Penguin, Random House, nasce e si sviluppa una delle migliori librerie di letteratura internazionale in Italia. Famosa per i numerosi eventi culturali e le presentazioni di libri che vi si svolgono, la Luxemburg è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti della lettura, uno dei posti da non perdere per i divoratori di libri. La storia moderna della libreria di piazza Carignano inizia nel 1974 grazie ad Angelo Pezzana, che a quel tempo milita nel Partito Radicale ed è noto per essere tra i fondatori del Fuori e per le sue battaglie contro la discriminazione degli omosessuali, che lo porteranno ad incatenarsi sulla piazza Rossa di Mosca. La Luxemburg si caratterizza non solo come una libreria con un respiro internazionale, ma ci si possono comprare i quotidiani stranieri, le riviste specializzate e ci sono sezioni introvabili in altre librerie come la Judaica o quella riservata alla letteratura gay. Un appeal che fa approdare in piazza Carignano personaggi come l’avvocato Giovanni Agnelli e Primo Levi, tra i più affezionati frequentatori, ma anche monumenti della letteratura internazionale come Allen Ginsberg, Philip Roth, Amos Oz e Jorge Amado. Nella libreria di piazza Carignano non si va soltanto per comprare libri. Nel tempo è diventato un punto di ritrovo obbligato per chi vuole scambiare due parole sull’ultimo romanzo di Ellroy o avere un consiglio su cosa leggere nel fine settimana o anche passare qualche ora sfogliando riviste d’arte o di architettura altrove introvabili. E soprattutto, per respirare l’incontro tra diverse culture. Nel 2015, la libreria Luxemburg ha avuto un riconoscimento internazionale: il Clarin, quotidiano più diffuso in Argentina, l’ha inserita tra le dieci più importanti del mondo accanto alla Shakespeare & Co di Parigi (dove Woody Allen ha girato Midnight in Paris), alla Librairie des Colonnes di Tangeri, alla Lello di Oporto (set di Harry Potter), alla Cook and Book di Bruxelles e alla Central di Barcellona.

Articolo pubblicato su Leggere:tutti N° 117 Dicembre 2017

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