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“Librarsi: libri in corsia”: un progetto che sostiene i malati di cancro

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Ad Avellino arriva la prima biblioteca nel reparto di Oncologia, in onore della giovane Antonia de Angelis.
Nel “potere dei libri e delle parole” credeva Antonia De Angelis, una giovane donna scomparsa a soli 25 anni a causa di un tumore. Proprio per questo, in sua memoria, all’Ospedale san Giuseppe Moscati di Avellino verrà inaugurata, il prossimo 25 giugno, una biblioteca nel reparto di oncologia.
L’iniziativa è nata da un’idea della sorella di Antonia, Ada che, come da lei dichiarato, “in un giorno di sconforto – l’anniversario del sesto mese dalla morte di Antonia- ha pensato a come “poter onorarne la memoria e non rendere vana la scomparsa della sorella”. Ha ricordato quando Antonia “passando ore ed ore di attesa nel repato, si lamentasse della mancanza di libri e di musica e di quanto odiasse i continui discorsi dei pazienti sulle loro malattie”.
Così il 16 aprile ha inviato un’email, spiegando il progetto da lei ideato, “Librarsi:libri in corsia”, alla direttrice dell’Associazione “Centro servizi del volontariato d’Irpinia solidale” Angela D’Amore.
La donna ha preso immediatamente in considerazione la proposta, in quanto, come da lei sottolineato, “ha subito colto la bellezza che stava dietro una tragedia così grande”.
L’associazione, come dichiarato dalla direttrice, “non soltanto ha diffuso la notizia, ma ha anche invitato chiunque ne avesse la disponibilità a donare anche solo un libro“. Oltre a ciò il CVS “ha sostenunto il progetto stesso con l’acquisto di altri libri e di carrelli, che serviranno per avere una sorta di biblioteca ambulante nel reparto di day hospital e una “fissa” in quello di Oncologia”. La biblioteca sarà gestita dai volontari del Servizio Civile, presso lo stesso reparto.
Questo progetto si è potuto realizzare solo grazie all’entusiasmo della psicologa Angela Stanco e all’esperienza del professore dottor Gridelli, responsabile del reparto di Oncologia.
Infine la dottoressa D’Amore ha specificato come “Se dopo questa iniziativa avremmo la possibilità di farci conoscere anche dagli altri reparti o primari, abbiamo intenzione di continuare su questa scia”.

di Martina Pia Picariello

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