Lo Zibaldone
Liberazione, di Imogen Kealy
Una sapiente ricostruzione della vera storia di un’eroina della guerra partigiana in Francia, la più decorata di sempre
di Claudio Filippello
Liberazione, è un bestseller internazionale, edito da Longanesi, nella collana La Gaja Scienza – in libreria dal 4 settembre scorso (400pp, €18,60) – ispirato ad una storia vera: quella di Nancy Wake, un’eroina della guerra partigiana attiva nella regione francese dell’Alvernia negli anni 1943-1944. Per gli alleati un’impavida combattente per la libertà, una leggenda delle operazioni speciali, per la Gestapo un fantasma, un’ombra, un’ossessione, una spina nel fianco.
Il romanzo è il racconto di una giovane donna che lotta per la libertà di un Paese, la Francia, dal giogo nazista, ma anche per l’uomo che ama perdutamente, Henry, che avrebbe di lì a poco cercato di salvare dalle SS, anche a costo della propria vita.
Nancy Wake, australiana, viveva a Marsiglia da prima della guerra, ove si guadagnava da vivere come giornalista; una città di cui era innamorata, popolata dalla più varia umanità: alcolizzati e giocatori d’azzardo.
Con la capitolazione della Francia ai nazisti, e tutto ciò che ne seguì, giurò a sé stessa che avrebbe colto ogni occasione per liberare il Paese dalla furia nazionalsocialista.
Entrò da subito nelle fila della Resistenza: dapprima come staffetta, poi in aiuto alle persone ricercate che dovevano abbandonare il suolo francese, e poi a capo di un nugolo di resistenti (dapprima recalcitranti). I nazisti, che inizialmente non avevano idea di trovarsi di fronte ad una donna, le affibbiarono il nomignolo di “topo bianco” (the white mouse) per la facilità con la quale riusciva ad aggirare i posti di blocco.
Sottrattasi per un soffio alla cattura, si rifugiò in Gran Bretagna dove si unì al SOE – Special Operations Executive – un’organizzazione inglese che aveva il compito, secondo le parole di Churchill, di incendiare l’Europa con il sabotaggio e la sovversione dietro le linee tedesche: “…and now set Europe ablaze!”- per essere quindi paracadutata di nuovo in Francia con il compito di coordinare le azioni dei partigiani francesi in attesa del D-Day. Qui guidò i Maquisards (i partigiani francesi combattenti) in alcune spettacolari azioni di sabotaggio contro obiettivi tedeschi. Memorabile l’azione con la quale catturò le truppe del Reich oramai in fuga dalla regione che poi consegnerà sane e salve alle Forze Alleate.
Liberazione è un thriller storico avvincente, dal ritmo veloce, liberamente tratto dalle gesta di una delle donne più decorate della II guerra mondiale.
Ma Nency Kealey è anche un’eroina dei nostri tempi, così come dei suoi. Una donna che seppe affrontare, e superare, anche il pregiudizio di genere da parte dei suoi compagni d’armi.
Un romanzo avvincente e convincente, in cui ogni pagina “chiama” la successiva e così di pagina in pagina sino all’ultima.
I lettori che amano questo genere di letteratura potranno apprezzare questa prima, felicissima, collaborazione tra lo sceneggiatore Darby Kealey e la scrittrice Imogen Robertson (quest’ultima co-autrice di numerosi bestsellers con Willbur Smith), che si celano dietro lo pseudonimo di Imogen Kealey, la quale avrà presto un adattamento cinematografico.
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