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Le Fole Del Filò – tradizione del cuore veneto
di Loredana Simonetti
Nelle lunghe pause del lavoro contadino, le serate in campagna spesso si trascorrevano in cerchio, intorno ad un narratore; chi mangiava una “crosta de pan”, chi rammendava poveri abiti e mentre si ascoltava il contafòle di turno, ci si passava l’un con l’altro un buon bicchiere di vino. I racconti si svolgevano in forma spontanea, prevalentemente nella cucina, l’amorevole luogo più caldo e accogliente della famiglia. Le storie venivano così tramandate di bocca in bocca, arricchite o modificate dai novelli narratori e ognuna avrebbe rappresentato il territorio d’appartenenza e le abitudini sociali. Era in quegli incontri che si ricordavano i temi fondamentali della vita e della morte, la bontà e la cattiveria, la cattiva sorte e la buona fortuna. Ascoltare le favole era bellissimo, perché ci s’immergeva nelle parole del narratore, condividendo le proprie emozioni nella magia della storia stessa.
L’atmosfera di quel periodo appartiene all’animo delle Edizioni Del Baldo, dal nome del monte Baldo, una casa editrice “bottega” artigiana del libro, che si avvale della collaborazione di fantasiose disegnatrici e gradevoli operatrici di colori e sfumature, salvaguardando la ricerca creativa in crescita e lo spread…
Così, con la collaborazione di quattro amiche appassionate favoliste, Elisa Turla, Loredana Simonetti, Manuela Beltrame e Patrizia Savi, è nato un libro di favole e detti popolari che attraversa la tradizione veneta. Si tratta de “Le Fole del filò – tradizione del cuore veneto “ (Edizioni Del Baldo, illustrazioni di Erika Cunja, Ottobre 2015, pp. 130, € 11,90). Il libro è in vendita nelle edicole e delle migliori librerie di numerose città venete e sui principali siti d’acquisto online (IBS, Amazon ecc.).
Le favole sono per tutti, come ci ricorda la presentazione del libro e “tra le fiabe e le leggende qui raccolte, ne troverai molte da raccontare ai bambini più piccini, altre da proporre ai lettori in erba e altre ancora con trame appassionanti, per intrattenere i grandi che nelle favole ritrovano la cadenza della vita.”
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