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Non solo libri

L’attualità dell’Accademia della Crusca

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di Alessandra Sofisti

Alle porte di Firenze, in localita’ Castello, in una magnifica residenza medicea con parco, si trova la sede dell’Accademia della Crusca,
formata dalla sua importante Biblioteca e dall’Archivio storico. Uno dei principali punti di riferimento in Italia e nel mondo per le ricerche sulla
lingua italiana,fu fondata tra il 1582 e il 1583 per iniziativa di letterati fiorentini che, “scherzosamente”, si riunivano periodicamente per “cruscate”.
Fu Lionardo Salviati l’ideatore di un vero e proprio programma culturale e di codificazione della lingua. L’Istituzione chiamata della Crusca,
con riferimento alla separazione tra crusca e farina, metafora della ripulitura della lingua, adotto’come motto il verso del Petrarca “Il piu’ bel fiore ne coglie”
e nei nomi degli associati una simbologia riferita interamente al grano e al pane. Ogni accademico aveva una propria pala da forno dipinta con nome accademico
simbolico, stemma personale, motto tratto dalla Divina Commedia di Dante, dal Canzoniere del Petrarca, dalle opere del Tasso e dell’ Ariosto. 153 pale, le piu’
antiche risalenti al periodo 1500-1700, sono esposte nella cosidetta “Sala delle pale”.
Sin dagli inizi l’Accademia accolse studiosi italiani e stranieri, in particolare grammatici, filologi, scrittori, poeti, ma anche scienziati, storici giristi
e statisti. L’opera, a cui i cruscanti si dedicarono, fu il Vocabolario pubblicato nel 1612, ampliato e ripubblicato piu’ volte fino al 1923, che diede
un contributo decisivo all’identificazione e alla diffusione dell’italiano, fornendo anche un esempio per i grandi lessici delle altre lingue spagnola,
francese, tedesca, inglese. La Crusca ha pubblicato sul web il contenuto delle 5 edizioni del Vocabolario degli Accademici, oltre al Dizionario italiano
di Tommaseo. E’la principale in Italia dedicata interamente allo studio, alla valorizzazione e ricerca della lingua italiana, della linguistica e
delle lessicografia.Di particolare interesse, oltre ai numerosi incunaboli e manoscritti, anche il fondo dei Citati, ovvero tutti quei testi che, nel corso dei
secoli, gli Accademici selezionarono e studiarono per fondare il thesaurus linguistico che chiamiamo lingua italiana. Nel corso degli anni la biblioteca
ha incrementato il suo patrimonio soprattutto grazie ad importanti donazioni fatte da letterari e studiosi di linguistica oltre che dagli Accademici stessi.
Nell’Archivio storico e’ conservata una discreta quantita’ di documenti relativi alla biblioteca, tra cui 78 cataloghi cartacei non piu’ in uso, databili tra la fine
del 1600 e la fine del 1900. Nel 1783 per volere del Granduca Pietro Leopoldo di Toscana, che decise di unificare le 3 Accademie presenti a Firenze: la Crusca,
la Fiorentina e quella degli Apatici, i volumi confluirono nella biblioteca Magliabechiana, libri che in gran parte provenivano dalle
soppressioni dei principali conventi avvenute durante l’eta’napoleonica. La rinascita istituzionale risale al 1811,al momento della ricostituzione napoleonica
dell’Accademia, con la creazione della figura dell’accademico bibliotecario e con la redazione del regolamento interno dell’Accademia avvenuta nel 1813,
durante tutto il Risorgimento e dopo l’unita’ d’Italia. Sul finire dell’800 sempre meno risorse furono dedicate alla biblioteca. Nel 1873 il patrimonio ammontava
a oltre 10.000 volumi.Oggi la raccolta di volumi posseduti supera i 151.331 (dato del 2019), di cui 780 riviste, 165 manoscritti, 41 incunaboli, 1684 edizioni del fondo Citati, 837 microfilm, 267 cd-rom. Nel 1923 vi fu l’interruzione della compilazione del Vocabolario e degli atti degli Accademici per volere dell’allora ministro della Pubblica Istruzione Giovanni Gentile. Fu solo negli anni’60 del XX secolo che l’Accademia riprese l’impresa lessicografica e rifondo’ i criteri e gli strumenti moderni della lessicografia. Anche la Biblioteca fu riorganizzata per sezioni e dotata di un nuovo catalogo, aggiornata anche da importanti fondi linguistici e letterari.
Nel 2014 a Roma, nella sede del Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR), il presidente Marazzini dell’Accademia della Crusca e Nicolais del CNR hanno firmato
la convenzione quadro per proseguire l’Opera del Vocabolario italiano (OVI), con particolare riferimento al Vocabolario storico italiano.
Importante inoltre oggi anche la collaborazione tra la Biblioteca dell’Accademia e la Nazionale Centrale di Firenze ad importanti progetti,
in primis alla digitalizzazione del patrimonio, all’organizzazione di mostre, convegni, consulenze.

Notizie tratte dal sito www.accademiadellacrusca.it

Bibliografia di riferimento
Benucci, Elisabetta , Poggi, Maria (a cura di) Accademia della Crusca: Guida all’Archivio, Firenze : Accademia della Crusca, 2007
Ragionieri, Delia :la Biblioteca dell’Accademia della Crusca: storia e documenti, Firenze : Manziana Vecchiarelli Editore, 2015

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