Mondo del libro
L’arte della scrittura, master a Sarteano
Sarteano (Siena), 27 luglio-3 agosto 2014
Il Master rappresenta un’ideale prosecuzione di un corso di primo livello, durante il quale, per ovvie questioni di tempo, si sono potuti comunicare solo gli elementi fondamentali posti alla base della scrittura narrativa; ma è adatto anche a chi non abbia mai frequentato in precedenza alcun laboratorio, dal momento che verrà comunque data un’infarinatura sulle tecniche in grado di favorire un approccio non “traumatico” al testo.
Nella settimana d’incontri l’attenzione si concentrerà sulla scrittura vera e propria, e i partecipanti saranno chiamati a mettere alla prova il loro stile secondo diverse modalità espressive. Scopo del Master “L’arte della scrittura”, e più in generale di tutti i corsi di Inchiostro, è infatti fare in maniera che i presenti acquisiscano le conoscenze necessarie per penetrare al meglio i segreti della scrittura. Ciascuna lezione sarà quindi contraddistinta dall’analisi di uno o più brani significativi per l’argomento trattato, dei quali verrà esaminato anche il quadro di riferimento. I passi saranno selezionati secondo un gusto eclettico, teso a dimostrare la versatilità e la ricchezza della letteratura e, dunque, dell’arte dello scrivere.
Il traguardo finale che si pone il Master è far sì che ogni partecipante possa sostenere, al termine degli otto giorni, di aver risolto i propri principali dubbi e di essere pertanto pronto alla scrittura (o alla riscrittura) di un’opera da presentare eventualmente ad una casa editrice.
Un altro imprescindibile obiettivo degli incontri sarà poi quello di dotare il corsista di una serie di strumenti che gli permettano di esprimersi in maniera consapevole; di fornirgli insomma quella “cassetta degli attrezzi” che ogni autore ha a disposizione e che impiega nella stesura dei suoi lavori.
Proprio per non lasciare mai in secondo piano i risvolti concreti, le lezioni saranno introdotte da una spiegazione teorica delle tecniche oggetto del workshop, ma lasceranno poi ampio campo alle esercitazioni, in modo che l’iscritto possa verificare seduta stante la validità delle nozioni apprese. Anche il più efficace dei laboratori non può infatti avere la pretesa di “creare” scrittori, ma può e deve comunicare e indicare i “trucchi del mestiere” atti a trasformare i partecipanti in validi narratori.
Gli esercizi, a loro volta, non saranno fini a se stessi, ma saranno ispirati alle metodologie di lavoro degli scrittori professionisti.
I DOCENTI
Enrico Rulli, saggista, curatore di antologie e autore di numerosi testi sulla scrittura narrativa. Dopo aver conseguito un Master in Sistemi Informativi alla Bocconi, da quando ha iniziato la sua ormai pluridecennale collaborazione con Inchiostro si è specializzato nel rapportarsi con gli esordienti, cercando di farne emergere e di valorizzarne il talento.
Giampiero Dalle Molle, giornalista pubblicista dal 1988 e professionista dal 1999. Dalla metà degli anni Ottanta alla metà degli anni Novanta ha lavorato per numerosi quotidiani e per alcuni periodici. È il fondatore di Inchiostro, che dirige dal marzo 1995. Sempre dal 1995 è editor e tiene corsi di scrittura narrativa e giornalistica. Dal 2014 è docente al Master “Editoria e progettazione” dell’Università di Verona.
PROGRAMMA
Prima lezione. Una tecnica fondamentale: lavorare a scene.
L’incontro avrà come obiettivo l’analisi (o il ripasso) di una tecnica assolutamente indispensabile per uno scrittore: lavorare a scene. Si tratteranno i seguenti argomenti:
• Scena drammatica e scena espositiva: come funzionano, come si utilizzano.
• Il flashback.
• Due modi di affrontare lo sviluppo della storia: il bestseller e il penclub.
• Come si organizzano le trame.
• Quando un intreccio è davvero efficace.
Esercizio: sulla base di un tema assegnato, verrà richiesta la stesura della trama di un racconto.
Seconda lezione. La scena descrittiva: come si affronta, come si prepara, come si scrive, come la si rende efficace.
La scena descrittiva è quella più difficile da scrivere, ma è anche quella che maggiormente lega il lettore all’opera. Durante la lezione verranno illustrate le regole fondamentali per la stesura di una tale scena e, soprattutto, si metterà in luce cosa non si deve fare se si intende scrivere una valida scena descrittiva. Saranno utilizzati esempi specifici e, cercando di individuare il linguaggio più adatto alle corde di ogni singolo scrittore e della storia che si vuol raccontare, i corsisti saranno invitati a costruire e presentare una loro scena descrittiva. Si proporranno fattispecie di narrazione diverse tra loro ed esercizi per individuare il registro più adeguato in cui ogni partecipante possa declinare il proprio modo di scrivere.
Fra le opere di riferimento, “Il paese delle nevi”, di Yasunari Kawabata.
Una delle scene più delicate da scrivere: la scena di sesso.
Fra le sfide più ardue ed impegnative per qualsiasi scrittore, anche di successo, c’è scrivere una scena di sesso. Con tale definizione, non ci si riferisce ovviamente ad un testo pornografico, ma alla descrizione non reticente dell’atto fisico, purché funzionale alla storia che si sta scrivendo. La difficoltà consiste nel fatto che non si deve scadere nella volgarità e tanto meno essere compiaciuti, ma al contempo non bisogna esagerare con le metafore e con gli eufemismi.
Esercizio: scrittura di una scena di sesso sulla base degli esempi e delle regole spiegate.
Opera di riferimento: “Il treno”, di Georges Simenon.
Terza lezione. Lo stile.
Durante l’incontro, l’attenzione si concentrerà sulla bellezza della scrittura e sui principi che stanno alla base della retorica. L’obiettivo è che i partecipanti prendano piena coscienza del loro livello espressivo e possano migliorare il proprio stile.
Nel dettaglio, saranno trattati i seguenti argomenti:
• La frase lineare.
• Frase lunga e frase breve: differenze e opportunità.
• L’importanza fondamentale della punteggiatura anche come elemento narrativo.
• Il linguaggio ricercato e quello semplice.
• Specializzare il linguaggio.
• Elementi di retorica.
Esercizio: stesura di un testo secondo le nozioni comunicate.
Opera di riferimento: “Il segreto del bosco vecchio”, di Dino Buzzati.
Quarta lezione. Lavorare sul personaggio.
È il personaggio il fondamento della narrazione, ed in lui il lettore s’immedesima, inoltrandosi nella storia e legandosi ad essa.
È quindi determinante conoscere le tecniche connesse alla costruzione del personaggio ed alla sua gestione all’interno dell’opera.
Nel corso della giornata si prenderanno in esame i seguenti temi:
• Chi è e cos’è il personaggio.
• La sindrome di Mike Bongiorno: come evitarla, come liberarsene.
• Tratteggiare l’individualità.
• La necessità del cambiamento.
• Il buono, il cattivo, l’odioso Titti.
• L’eroe del romance.
• L’eroe minimalista.
Esercizio: la costruzione del protagonista di una propria storia e l’identificazione delle caratteristiche illustrate precedentemente.
Opere di riferimento: “La promessa”, di Friedrich Dürrenmatt; “Una cosa piccola ma buona”, di Raymond Carver.
Quinta lezione. I diversi moduli espressivi.
Narrazione indiretta, discorso indiretto libero, straniamento: sono tutti termini specifici che rappresentano imprescindibili tecniche di scrittura. Ma, al di là della teoria, che cosa significano esattamente? Come si differenzia la stesura di una medesima scena adottando uno dei tanti moduli espressivi a disposizione dell’autore che li sappia padroneggiare?
Lo si capirà durante questo incontro, provando a scrivere secondo diverse modalità, dopo averne appresi i pro e i contro.
Esercizio: scrittura di uno stesso brano utilizzando vari moduli espressivi.
Opere di riferimento: “I Malavoglia”, di Giovanni Verga; “La fattoria degli animali”, di George Orwell; “La dodicesima carta”, di Jeffery Deaver.
Sesta lezione. Una tecnica potente: la riscrittura.
Con il termine riscrittura s’intende la capacità di prendere spunto da un grande classico (romanzo, racconto), acquisendo non soltanto lo schema dell’opera, ma anche il pathos che questa genera, per farli propri e trasformarli, mutandoli, vivificandoli e attualizzandoli, in modo che l’originale non sia riconoscibile neppure agli occhi del lettore più accorto. Verrà spiegato come procedere e si inviteranno i partecipanti ad effettuare la riscrittura di un classico, dopo averne svelati i segreti.
Esercizio: riscrivere, adattandola, la pagina di un grande autore.
Opera di riferimento: “Furto in una pasticceria”, di Italo Calvino.
Settima lezione. Cosa succede in una casa editrice.
Gli iscritti verranno introdotti nei meccanismi di funzionamento di una casa editrice. In particolare, verranno illustrati i criteri in base ai quali viene deciso se pubblicare o meno un manoscritto.
I corsisti che lo vorranno potranno simulare la presentazione di un loro lavoro, oppure conoscere il rapporto con l’editor per la stesura di un testo su commissione.
L’obiettivo è quello di far vivere in prima persona l’ambiente editoriale e di mostrare a chi non lo conosca cosa accade veramente in una casa editrice.
Nello specifico verranno affrontati i seguenti argomenti:
• Individuazione del manoscritto da pubblicare e offerta all’autore del contratto editoriale.
• L’antologia tematica.
• Il contratto standard.
• Perché fuggire come la peste l’editoria a pagamento.
• La tutela del diritto d’autore e il copyright. Come evitare che un’opera venga “rubata”.
Tutto il materiale didattico (dispense) verrà fornito al momento.
Al termine del Master sarà rilasciato un attestato di frequenza.
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