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La voce del Crepaccio di Matthias Graziani, un thriller carico di tensione e paura
di Gordiano Lupi
Un killer irrefrenabile che incute terrore. Con l’arrivo della prima neve sulle Dolomiti ecco che qualcosa in lui si risveglia. Ha sete di morte e di sangue. È lui: il Gletschmann: un killer che non conosce limiti, non ha paura di nulla e si muove tra i boschi indossando una maschera! È tornato. Questo è il protagonista del nuovo e imperdibile thriller di Matthias Graziani intitolato: “La voce del crepaccio”
L’autore ha ambientato il romanzo nella regione del Trentino Alto Adige, nel 1989 e nel mese dove lì inizia a fioccare: novembre.
Tanti i protagonisti che sono presenti all’interno del libro, tra questi abbiamo: Julian Spitaler, un ragazzo di sedici anni con un dono, quello di riuscire a percepire le voci che giungono dalla grande e grandiosa montagna.
Nello stesso momento un uomo viene trovato ucciso, mentre era in compagnia della sua fidanzata, la quale risulta scomparsa nel bosco. Ed ecco che entra in gioco un nuovo protagonista: un commissario, Lara Boschi. È il suo primo caso. Ma nonostante tutto riuscirà a farsi valere e a saper dimostrare le sue abilità nel condurre un’indagine e nello scoprire il colpevole. Non sarà solo il Gletschmann e un assassino a incutere terrore nei cittadini, ci penserà anche un individuo ambiguo che inizierà ad accerchiare i bambini della tranquilla cittadina.
“Arriva partorito dal ventre della montagna. È circondato da alte rocce bianche e ai suoi piedi c’è una vasta pianura. Come una creatura crepuscolare discende tra i larici e gli abeti, in mezzo ai grovigli di rami morti. Si lascia alle spalle le acque ghiacciate che cadono a picco, si muove goffo e feroce in mezzo alla rugiada e alle colonne oblique di luce. In altezza supera di gran lunga un uomo adulto, la pelle è tesa sulle ossa sporgenti, sembra non ci siano muscoli tra cute e scheletro.”
Un libro che si legge tutto d’un fiato. Un thriller non solo dal sapore nordico e che permette di farci conoscere in maniera accurata la regione del Trentino, ma anche un thriller da un sapore nuovo, diverso e originale. Il “Gletschamann” un nome impronunciabile per chi non è a conoscenza della lingua tedesca, eppure, ha un grandissimo fascino. Mi è piaciuto che l’autore abbia scelto di utilizzare questa lingua e, mi ha fatto sorridere nel leggere il nome: mi ha ricordato i tempi in cui studiavo il tedesco ed ero alle prese con una pronuncia tanto bella ma anche tanto ostica! All’interno di questo thriller si dà risalto a tanti aspetti, come per esempio: le leggende, la vita rurale e le montagne. Quest’ultime sono il punto cardine che caratterizza la storia. Le ambientazioni sono ben descritte e attraverso esse, si comprende appieno l’amore che l’autore prova verso questa regione. Bianche e candide, le Dolomiti, montagne maestose dove tutti un giorno sognano di poterci andare a sciare, eppure, è stato così bravo a mostrare la parte “cruda” di esse che faremo fatica a guardarle con lo stesso occhio.
I protagonisti sono tanti e tutti ben delineati, impossibile non “stringerci amicizia”. Uno stile impeccabile e carico di paura e colpi di scena. Anche l’atmosfera in determinati punti è da brivido. Solo un autore è riuscito a incutermi terrore e a non farmi dormire la notte, il grande Stephen King. Credo, che Matthias Graziani dopo questo thriller si sia avvicinato molto allo stile del maestro King. Gli eventi all’interno del romanzo si sviluppano in maniera veloce, a tal punto da farti avvicinare ancor di più alla lettura. Il colpo di scena sul finale è sicuro!
Editore: Mursia
Genere: giallo, noir e avventura
Pagine: 310
Anno di pubblicazione: 2022
Contatti autore:
http://www.matthiasgraziani.com
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