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Novità in libreria

La Vetrina di novembre-dicembre 2015

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Arrivano in libreria i protagonisti dei romanzi di Isabel Allende (L’amante giapponese), Piero Balzoni (Come uccidere le aragoste),Carlo Lucarelli (PPP, Pasolini un segreto italiano), Stephen King (Chi perde paga), Vittorio Schiraldi (Ospite indesiderato), Wu Ming (L’invisibile ovunque).

(di Francesca Scaringella)

Sia se guardiamo al passato sia se guardiamo bene alla nostra epoca, tempi difficili ne sono passati e ancora ne vediamo. Dagli occhi degli autori scelti per voi possiamo attraverso le pagine dei loro libri comprendere quanto disagio, sofferenza ma anche voglia di giustizia e riscatto si celano dietro gli sguardi dei loro protagonisti.

Carlo Lucarelli torna in libreria con un romanzo-inchiesta che celebra i 40 anni dalla morte violenta di Pierpaolo Pasolini. PPP, Pasolini un segreto italiano, è un racconto dove la penna sapiente dello scrittore sa mescolare ricordi, fatti di cronaca e storia di un periodo molto turbolento dell’Italia, quello degli anni Settanta. L’opera di Pasolini, le sue poesie, i suoi scritti, affascinano già da piccolo l’autore. L’impronta del poeta segnò in quell’epoca una lettura della società molto lungimirante. Tanto che Lucarelli, ripercorrendo la situazione che portò all’assassinio di Pasolini, ricostruisce un mondo intorno al poeta molto ostile. Il delitto, infatti, anche se con un reo confesso, rimane uno di quei segreti tutto italiano di cui ancora si parla e ancora ci si interroga. Ma un marchio sicuramente lo distingue, ovvero Lucarelli rivede nella fine violenta del regista un assassinio sicuramente di stampo politico.

 

Wu Ming anche riprende un’epoca della nostra storia che ha segnato le vite dei suoi protagonisti. La Grande guerra con L’invisibile ovunque è al centro del nuovo romanzo del collettivo. Qui l’affrontare una realtà così spietata, dura e violenta viene raccontata attraverso la possibilità di resistere a immagini e situazioni drammatiche. Scavare nella psicologia umana per capire come si può “combattere” la guerra, sfuggendo dalla crudeltà. L’umorismo, la pazzia sono metodi che possono funzionare? Affrontare qualcosa che annienta la mente comporta sempre entrare in un gioco delle parti che è complicato poi concludere quando e come si vuole. Sia che si cerchi di sfuggire a una realtà sia che ci si addentri per cavalcarla e viverla fino in fondo.

 

 

 

Torniamo ai nostri giorni con Piero Balzoni che esordisce con Come uccidere le aragoste, toccando un tasto molto dolente nella nostra società: l’omicidio stradale. In una capitale dove le persone fanno parte più di uno zoo se non di una giungla, Luca deve rielaborare la morte del fratello, avvenuta a causa di un incidente con il motorino. Un’auto pirata ha falciato Claudio e lo ha lasciato sull’asfalto senza portare i dovuti soccorsi. E la famiglia “deve” continuare a vivere, con quel senso di inadeguatezza che accompagna la vita di chi subisce un lutto così tragico. Ma il Botto, il nome che Luca ha dato all’incidente del fratello, è una ferita in lui talmente profonda da non permettergli di andare avanti serenamente. Sarà solo con la caccia agli assassini di Claudio che potrà trovare conforto. Una ricerca che partirà da una testimone oculare e che dipingerà Roma come un mare in cui stanare le aragoste che si sono bene nascoste nel loro mondo fatto di ricchezza. Un romanzo quello di Balzoni che con ironia rielabora la perdita e testimonia come a volte per perseguire degli obiettivi dolorosi sia necessario avere forza e allontanarsi anche da chi si ama.

Ritroviamo in libreria Vittorio Schiraldi con Ospite indesiderato. Autore del bestseller Baciamo le mani del 1973, da cui è stato tratto l’omonimo film, Schiraldi narra anch’egli Roma. Una città divisa in due, dove da una parte troviamo agiatezza, dall’altra nemmeno le basi per vivere un’esistenza dignitosa. Parliamo di Luca, architetto, da poco divenuto padre e di Mamadou, giovane senegalese clandestino ed evaso da Rebibbia. Qualcosa però li accomuna ed è quel tremendo senso di non essere mai al posto giusto. L’inadeguatezza e la volontà di creare attorno a loro una vita che corrisponda ai loro desideri. Perché Luca dalla nascita del figlio non sente suo quel ruolo di padre presente che dovrebbe avere e Mamadou invece vorrebbe riscattarsi per un futuro migliore. L’autore riesce sapientemente ad entrare in quei meccanismi della mente che tormentano l’uomo. Tra dolore, egoismo e sentimenti che non si vorrebbero mai provare. Un romanzo scomodo, come sostiene la quarta di copertina, perché la violenza può davvero annidarsi dove meno ce lo aspettiamo e a volte, inconsapevolmente, vogliamo solo non vedere.

Chi perde paga, tradotto da Giovanni Arduino, èinvece il secondo capitolo della nuova trilogia di Stephen King dedicata al detective in pensione Bill Hodges e la sua particolare squadra di lavoro, Holly Gibney e Jerome Robinson. In questo nuovo poliziesco King riprende il tema della letteratura che può contaminare le vite dei lettori, tema molto caro allo scrittore che già ne ha narrato sapientemente. Anche questa volta John Rothstein, grande autore americano contemporaneo, ha commesso un errore: relegare il protagonista dei suoi libri a un’esistenza che non piace assolutamente a un suo accanito lettore, Morris Bellamy, che vorrà trovare vendetta per questo affronto. L’ossessione di Bellamy lo porterà ben trent’anni in galera, un tempo tale che però non lo ha certamente redento, anzi. Il potere dei romanzi, la forza dello scrittore e dei suoi personaggi possono offuscare le menti e King è maestro nel raccontarne l’abisso.

 

Anche l’amatissima Isabel Allende, con milioni di copie vendute e tradotta in 35 lingue, è tornata con la sua nuova opera, L’amante giapponese, con la traduzione di Elena Liverani. Una storia d’amore che ci riporta indietro in un mondo poco conosciuto come quello dei campi di concentramento dei giapponesi in America durante la Seconda guerra mondiale, un argomento che solo da qualche anno la letteratura tenta di ricordare. La Allende attraverso la sua anziana protagonista femminile ripercorre un amore clandestino raccontato a due giovani appena innamorati l’uno dell’altra. I dolori e le sofferenze, le distanze e il tempo non possono scalfire sentimenti potenti che rimarranno sempre, anche nei ricordi.

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