“La strategia dell’attenzione” il nuovo libro di Marco Ponzi

di Gordiano Lupi

In un’Italia distopica, stravolta da rivoluzioni culturali e tecnologiche, un’avvocata e uno psicanalista indagano sulle proprie vicende familiari, scoprendo segreti rimasti sepolti per decenni. Una storia in cui passato e destino si intrecciano inesorabilmente. Un viaggio fisico e mentale dove amore, ricerca e accettazione di sé uniscono persone estranee tra loro. Un’investigazione per la quale gli psicanalisti diventano pazienti di loro stessi e guariscono attraverso esperienze altrui apparentemente lontane. Il titolo è un invito all’attenzione: nella scrittura, nella lettura e nell’azione.

Accanto al racconto psicoanalitico di diversi personaggi, vi è il racconto di una trasformazione. Se Elisabetta, in un primo momento, sembra incarnare semplicemente la voce dei fatti, successivamente ella prende una forte voce in capitolo, diventando lei stessa la mano scrivente delle pagine più belle. La donna, infatti, incontra Liborio Epis, dottore di Valbridrico il quale ha preso in cura gli ex pazienti di suo padre. Tra di loro nasce uno scambio acceso di informazioni, fino a riscoprirsi diversi e nuovi solo se arrivano a tenersi per mano. Non solo il loro rapporto permetterà lo sverlarsi di determinate verità, ma permetterà ad entrambi un cambiamento radicale: laddove avevano vissuto fino a quel momento solo per il lavoro e le faccende di dovere, si scoprono pronti per un nuovo sentimento mai provato prima: l’amore.

Le indagini portano i due fino a Nuova Napoli, una città ricostruita dopo l’eruzione del Vesuvio, ed ora super efficiente e moderna. Da qui una serie di rivelazioni investono anche Carlo Epis, padre di Liborio. L’autore racconta in maniera efficace il viaggio alla volta dell’Inghilterra per ricongiungersi con Policarpo. L’Europa descritta dall’autore è rigida e divisa, fitta di frontiere e controlli digitali. Le monete nazionali sono state ripristinate e i trasporti agevolati dalla tecnologia come l’auto guida, il rifornimento con materie di scarto e i viadotti a due piani.

Verso il finale una rivelazione profonda scuote le certezze di Elisabetta. Suo padre non è chi diceva di essere, e la sua identità, rimasta nascosta per tutto quel tempo, presenta una realtà ben diversa da quella conosciuta. Qui tre persone: Liborio, Elisabetta e Policarpo si uniscono insieme, scoprendosi orfani di madre per motivazioni diverse. Insieme la loro vita sembra ritornare ad avere un senso, una luce nuova, attraverso un viaggio che ha dato voce a più personaggi, e dato spazio a situazioni socialmente sconvenienti.

Di grande impatto le sedute psicoanalitiche riportate in corsivo, le quali arricchiscono il testo di una verità bruciante. Il metodo dell’ipnosi regressiva permette un’immersione totale in quella che è una vita nascosta sotto la vergogna e la paura.

Il romanzo di Marco Ponzi è scritto in maniera scorrevole, si propone come una storia dove i personaggi e le loro vicende si intrecciano in più punti. È un romanzo che prende pieno senso verso la fine, mostrando ogni punto di luce legarsi all’altro, regalando una visione unica ai suoi lettori. È un testo dove Elisabetta, la protagonista indiscussa del romanzo mette a disposizione dei lettori i suoi occhi, raccontando una storia dove un padre si rivela essere una madre, dove essere madri per qualcuno non è naturale, e dove la libertà per molti non è scontata, ma è un premio da meritare.

Marco Ponzi ha vinto il “Premio Cimitile 2023” con “La strategia dell’attenzione”  come migliore opera inedita del genere narrativo, ed è stato premiato, ricevendo “Il Campanile d’argento”, sabato 17 Giugno sul palco allestito nel complesso delle Basiliche paleocristiane in Campania.

Marco Ponzi

La strategia dell’attenzione

Guida Editori, 2023

pp.324, Euro 15,00

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