Lo Zibaldone

“La strada”, la nuova opera di Mariaelena Agazzi

Published

2 anni ago

6 Dicembre 2022

“La strada” di Mariaelena Agazzi ci parla di un viaggio dell’anima compiuto da una donna che aveva bisogno di guardarsi dentro e di evolvere come persona; è una storia vera, quella dell’autrice, che ha deciso all’alba dei suoi cinquant’anni di partire per il cammino di Santiago di Compostela – «Avrei camminato e ripetuto come un mantra a ogni passo: Aggrappati stretta a ciò che conta, a ciò che ti fa stare bene. Concentra lì le tue energie. Se ne hai la forza slegati, staccati da tutto il resto e alzati in volo. Sii libera! Salvati, se puoi… Quello era il primo passo da compiere. Mente, cuore e corpo. Un tutt’uno sincronizzato. Nulla di più difficile, ma ero certa che ce l’avrei fatta». Il suo bisogno di cambiamento avviene dopo un periodo traumatico: l’autrice ha infatti perso entrambi i genitori in tre mesi, e ciò l’ha distrutta emotivamente; la madre è stata gravemente malata per molto tempo ma nonostante la sofferenza ha sempre mantenuto un atteggiamento positivo, ed è quindi stata d’esempio per la figlia. La madre le ha inoltre consigliato un libro, che diventa il motore della decisione di partire: “Il cammino di Santiago” di Paulo Coelho accende una luce nell’autrice, e l’aiuta a uscire dall’oscurità del suo dolore e a scegliere di tornare a vivere. Ed è così che un giorno, mentre parla con le sue due amiche più care, quell’idea solo accarezzata diventa una certezza: partire; ciò che però non avrebbe mai immaginato è che a quel primo cammino ne sarebbero seguiti altri tre, suddivisi in quattro estati, e che ogni esperienza sarebbe stata fondante e avrebbe aperto la sua mente verso un nuovo modo di percepire la realtà e di reagire ad essa. L’autrice racconta quindi degli emozionanti preparativi per affrontare il duro percorso: le tre amiche hanno disegnato mappe, hanno calcolato i chilometri, hanno fatto e disfatto gli zaini e, soprattutto, si sono rese conto che a loro non serviva molto, e che tante delle cose di cui si circondavano erano superflue e, anzi, erano un peso di cui liberarsi una volta per tutte. Mariaelena Agazzi racconta con commozione degli ottocento chilometri percorsi per un totale di trentacinque giorni; un cammino faticoso, a volte anche doloroso, ma ricco di esperienze, di incontri e di illuminazioni improvvise che hanno tracciato un solco tra il prima e il dopo: tra un’esistenza condotta senza consapevolezza del vero valore di ogni giorno e una invece pienamente e consciamente vissuta.