Cucina
La rivincita del Lambrusco
di Andrea Coco
Non è il Barolo, il Barbaresco o il Chianti…è il Lambrusco! Eppure il celebre vino emiliano ha goduto fino a poco tempo fa di una scarsa considerazione, ritenuto quasi una “Coca Cola d’uva”. Colpa di una politica commerciale senza dubbio errata, ma anche di sommelier, enologi e cosiddetti esperti che nei tempi passati hanno letteralmente massacrato il Lambrusco, definendolo tutto tranne che un vino. I tempi per fortuna cambiano, le mode pure, e oggi il “nettare degli dei” (come l’ha definito Francesco Guccini) si è preso la sua rivincita, diventando il rosso italiano più venduto nel mondo. Una vera è propria riscossa che in realtà parte da lontano perché il Lambrusco era già conosciuto e apprezzato dai Romani, anche se è stato necessario attendere fino al XVIII secolo perché acquistasse le caratteristiche grazie alle quali è noto in tutto il mondo. E La rivincita del Lambrusco è il libro del riscatto di ciò che il futurista Marinetti chiamava “carburante nazionale”, un viaggio alla riscoperta di un vino fresco e fruttato, di basso tenore alcolico, i cui aspetti organolettici sono esaltati e armonizzati dalla principale caratteristica: quella di essere naturalmente frizzante. Il volume scritto da Sandro Bellei racconta la storia, i vari tipi di vitigno, la tecnica di produzione, le ricette ideali da abbinare ai Lambruschi modenesi e reggini e per finire le citazioni d’autore dei molti personaggi (scrittori, giornalisti, cantanti lirici, ecc.) appassionati estimatori del celebre vino che Arrigo Levi non ha esitato a ribattezzare lo “Champagne rosso”. Prosit!
SANDRO BELLEI
La rivincita del Lambrusco
2013, Wingsbert House
pp.224, euro 17,90

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