Lo Zibaldone
La rinascita di Splatter
Torna Splatter, mensile horror nato a Roma nel 1989, che rinasce con la casa editrice Elm Street House. Intervista a Paolo Di Orazio.
di Adriana Lazzini
Splatter, mensile horror, nasce a Roma nel 1989 per la casa editrice Acme, fondata da Guido Silvestri e Francesco Coniglio. L’intento era quello di lavorare su nuovi talenti del fumetto, affiancati da autori affermati, e dare fondo al racconto nero, con l’attenzione rivolta ad un target giovane-adulto.
Paolo Altibrandi, giá art director per la Acme, disegnò il logo della testata e concepì la grafica molto amata della collana; Paolo Di Orazio, scrittore, forniva le idee base dei fumetti e coordinava il lavoro redazionale in affiancamento con Roberto Dal Pra e Vincenzo Perrone.
E’ proprio Paolo Di Orazio che ci racconta l’avventura oggi condivisa con il ritrovato Paolo Altibrandi, con cui ha fondato l’editrice Elm Street House. “Splatter uscì a luglio, in tutta Italia, e il passaparola dei lettori fece diventare la rivista un cult. Lo dimostravano le lettere che pervenivano in massa crescente in redazione. Al quarto numero, la rivista era un successo.” Parla ancora con entusiasmo dell’esperienza passata Paolo Di Orazio, tanto che viene da chiedergli perché ridar vita alla rivista oggi. “E’ presto detto” risponde “il grande desiderio di sviluppare in modo indipendente un progetto ovvero: la richiesta da parte del pubblico in primis e poi la necessità di dare una svolta e approfittare di un momento statico per proporre storie di rottura e autori interessanti fuori schema”.
“Dopo ventidue anni rinasce una rivista che è stata un vero e proprio riferimento nel genere horror. Allora, si poteva ancora contare sull’edicola come naturale vetrina per le novità, oggi l’affetto dei lettori, recuperati su Facebook, e degli addetti ai lavori, ci sta dimostrando che ricreare una rivista aggregativa è ancora possibile, non facile ma possibile.” Le storie, a distanza di vent’anni di differenza concettuale, come pure di diversificata percezione globale dell’horror, indosseranno la nuova veste di racconti crazy e dirompenti che i tipi della Elm Street House sono convinti mancassero un tempo e presto – lo vedremo – ingolosiranno nuovi lettori.
Prima di concludere l’intervista non possiamo non chiedere a Paolo Di Orazio, cos’è l’horror, per lui che ne è frequentatore e masticatore attivissimo da oltre vent’anni, e così ci risponde “Per me l’horror è la naturale evoluzione della fiaba del terrore, una necessità emotiva per quelle personalitá più propense all’evasione, al simbolismo, all’ironia. I giovanissimi amano l’horror perché è divertente, perché mettono alla prova le loro emozioni, a noi piace perché ci riporta a quelle antiche prove di forza: l’horror è il giocattolo di chi non invecchia. I detrattori dell’horror sono i primi a non avere ironia, a non aver capito che i mostri sono solo un’ architettosa parodia della realtà. Per noi della Elm Street House è un mezzo per comunicare e raccogliere vecchi e nuovi sostenitori, ricreare un punto d’incontro, potenziato dallo spirito collettivo dei social network con i vantaggi commerciali che può offrire.” Infatti verrà realizzata anche una linea di oggetti e abbigliamento a tema, litografie e stampe a tiratura limitata, per solleticare il gusto degli amanti dell’horror. Il primo numero del nuovo Splatter è uscito a metà ottobre 2013. Un’antologia della Rizzoli Lizard riproporrá in libreria i migliori racconti della vecchia collezione. La rivista sarà venduta per corrispondenza on line e in fumetteria.
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